DISINFORMAZIONE SU CASSAZIONE E MILLS

sabato 27 febbraio 2010














Tg1 (il Tg RAI farlocco): "Dopo l'assoluzione dell'avvocato Mills, polemiche dell'opposizione. Maggioranza: vittoria della giustizia"

Il Giornale (giornale??): "Vittoria di Berlusconi. Schiaffo della Cassazione ai pm"

Libero (libero??): "Silvio assolto"


Questa roba non è informazione. Sapete come si chiama? Merda! E mi scuso con la parola "merda" per il paragone indegno.

Mills non è stato assolto, infatti è stato condannato a risarcire 250mila euro per i danni arrecati alla giustizia. La pena (il carcere) non è però applicata perchè il reato è stato prescritto (significa che è stato commesso ma è passato troppo tempo perchè la condanna si applicata)

Altro che vittoria e assoluzione per Berlusconi. La Cassazione a sezione unite ha stabilito che Mills è stato corrotto da Berlusconi

E si tratta di merda di prima qualità, perchè ha un prezzo. Tanto il Tg1 quanto Libero campano grazie ai nostri soldi (eh sì, pure Libero. Significa che, anche se non lo comprate, lo pagate ugualmente)

In ogni caso su una cosa il Tg1 ha ragione: Vittoria della giustizia

CASSAZIONE: MILLS E' STATO CORROTTO

venerdì 26 febbraio 2010

Cerchiamo di capire bene, perchè l'informazione commerciale ce la metterà tutta per oscurare la notizia (ignorandola o screditandola)


La Corte di Cassazione (cioè il tribunale supremo) ha stabilito che l'avvocato David Mills è stato corrotto da Silvio Berlusconi per mentire in tribunale. Pertanto Mills dovrà pagare 250mila euro, ma non andrà in carcere perchè il reato è prescritto.
Spieghiamo meglio

Il caso Mills
Mills è un avvocato inglese ex-consulente della Fininvest (la holding di Berlusconi) che, negli anni '90, in due processi contro Berlusconi (corruzione della Guardia di Finanza e fondi neri di All Iberian) rese falsa testimonianza per salvarlo. Il gesto fu ricompensato con 600mila dollari. Ma Mills, con una lettera, racconta tutto al suo commercialista che, essendo inglese e non italiano, denuncia l'amico per corruzione ed evasione fiscale.
Scattano così 2 processi (dall'esito abbastanza scontato vista la presenza di una prova scritta di pugno dall'imputato): a Mills, per essere stato corrotto; a Berlusconi, per aver corrotto. Mentre il processo Mills si è concluso ieri, quello di Berlusconi deve ancora iniziare grazie al lodo Alfano che ne ha consentito il rinvio

La sentenze
Il reato di Mills è stato prescritto, ossia è passato troppo tempo tra reato e sentenza. Per questo non può essere condannato e non finirà in carcere.
Tuttavia resta un corrotto e dunque non è stato prosciolto infatti dovrà pagare allo Stato Italiano (rappresentato dal corruttore, ironia della sorte) 250mila euro.
Se la sentenza fosse arrivata a Dicembre, Mills sarebbe finito in carcere in quanto non sarebbe intervenuta la prescrizione

Perchè l'informazione commerciale oscurerà la notizia
Se la Cassazione ha constatato che Mills è stato corrotto da Berlusconi, di conseguenza Berlusconi è un corruttore (a breve inizierà il processo anche per lui, ma è destinato a morire grazie al decreto del "Processo Breve", voluto fortemente da Berlusconi).
L'informazione utilizzerà 3 tecniche che dovete riconoscere e sputtanare immediatamente:
- Non ne parlerà della sentenza Mills
- Parlerà della sentenza Mills senza coinvolgere Berlusconi
- Affermerà che Mills è innocente perchè il reato è stato prescritto. Mentre la verità è che il
reato è stato commesso ma non è stato punito perchè prescritto

GOVERNO PRO O CONTRO LA CORRUZIONE?

giovedì 25 febbraio 2010

Di Marco Travaglio


Dice Napolitano, a chi gli domanda delle nuove
tangenti: “Chiedete ad altri”. Lui infatti un mese fa
giustificava quelle vecchie, scrivendo alla vedova
Craxi che il marito esule fu “trattato con una
durezza senza eguali, e ora commemora Pertini. Dice

Schifani, con rispetto parlando, che “i partiti si devono imporre rigore nella selezione della classe dirigente, a volte non candidando chi è condannato non in via definitiva”. Lui infatti, un mese fa in Senato, beatificava Craxi condannato in via definitiva per corruzione e morto latitante, chiamandolo “vittima sacrificale”.

Dicono Brunetta e Sacconi che ha torto Montezemolo quando per la nuova corruzione accusa la politica, perché loro sono impegnatissimi a combatterla: infatti un mese fa, per combatterla meglio, stavano sulla tomba del corrotto Craxi.

Dicono Fini e Berlusconi, una volta tanto all’unisono: “Non c’è una nuova Tangentopoli”. Perché, anche se ci fosse, cambierebbe qualcosa? Non era un complotto delle toghe rosse manovrate dalla Cia, l’inchiesta su Tangentopoli? Non erano dei martiri perseguitati politici, i condannati per Tangentopoli? Non sedevano tutti in prima fila al Senato alla canonizzazione di San Bottino, i pregiudicati Forlani, De Michelis e De Lorenzo? Si dice che bisogna aspettare le condanne definitive: ma, anche se arrivassero, cambierebbe qualcosa? Craxi non era un condannato definitivo? Come può una classe politica, fino alle più alte cariche dello Stato, avere la credibilità di parlare di corruzione se un mese fa era allineata e coperta a beatificare uno dei simboli della corruzione? Come può sperare che all’estero la prendano sul serio? La stampa
internazionale, dall’Economist a Le Monde, un mese fa ci prendeva in giro come un paese di smemorati e di cialtroni. Ora che dalla santificazione dei corrotti si passa, ovviamente a parole, alle leggi anticorruzione, seguiteranno a considerarci la patria di Pulcinella.

Bossi vuol fare piazza pulita dei condannati: ma se lo ricorda di essere pure lui un condannato per la maxi-tangente Enimont?

La Russa dice che “il limite sta nel rinvio a giudizio: al di sotto non c’è problema, al di sopra ci sarà un invito a non candidarsi”: ma se lo ricorda che il capo del suo partito, tale Banana, è stato rinviato a giudizio per corruzione di Mills e per frode fiscale, appropriazione indebita e falso in bilancio sui fondi neri Mediaset?

Il sagace Gasparri, a proposito del sen. Di Girolamo, dice che “nessuno è intoccabile”: e allora perché il suo partito, meno di due anni fa, votò contro l’arresto del sen. Di Girolamo accusato di 7 capi d’imputazione per aver truccato le carte della sua elezione fra gl’italiani all’estero mentre risiedeva in Italia (presso una nota cosca della ‘Ndrangheta)? E perché la giunta per le elezioni del Senato trovò il modo di non espellere neppure il senatore abusivo? Chi era il capogruppo del Pdl al Senato? Per caso, Gasparri ha mai sentito parlare di Gasparri?

Piercasinando parla come Grillo al V-Day: “Basta con i ladri”. Forse scherza. Chi ha fatto nominare segretario Udc Lorenzo Cesa, arrestato nel ’93 perché incassava le tangenti per conto del ministro Prandini e reo confesso in un memorabile verbale che inizia con le parole “ho deciso di vuotare il sacco”? Chi ha portato in Parlamento Giuseppe Drago, già presidente della regione Sicilia, dopo che era stato condannato in primo grado per peculato per avere svaligiato la cassa dei fondi riservati del governatore asportando 230 milioni di lire? Un certo Casini. Per caso, Casini ha mai sentito parlare di Casini?

Angelino Jolie, poveretto, dice restando serio che “Berlusconi ha posto l’onestà come precondizione della politica… perché, da uomo ricco, non ha bisogno di prendere mazzette e dunque è insospettabile di tangenti”. Infatti le tangenti non le prendeva: le pagava. Ma forse è questa la formidabile legge anticorruzione che ha in serbo l’onore vole
Angelino: chi prende tangenti, in galera; chi le paga, a Palazzo Chigi.


E QUESTI VOGLIONO PROPORRE LEGGI ANTICORRUZIONE????
LA REPUBBLICA DELLE BANANE

SENATORE DI GIROLAMO E LA MAFIA

mercoledì 24 febbraio 2010


Ed ecco un altro senatore in odore, o meglio, fetore di mafia: Nicola Paolo Di Girolamo, senatore del Popolo della Libertà. Sulla sua testolina pende una richiesta d'arresto perchè i voti per la sua elezione sono arrivati direttamente dalla 'Ndrangheta, la mafia calabrese.
Complimenti!! Signor stipendio (che gli paghiamo), pensione dopo 36 mesi (che paghiamo sempre noi), convenzioni praticamente illimitate (pagate da noi)!


Vediamo come sono andate le cose
Gennaro Mokbel è il ritratto della persona mite e moderata: in passato legato ad ambienti della destra eversiva, trattava diamanti estratti in Uganda, pluriomicida (nelle intercettazioni rivela di averne commessi 10), anello della catena di maxi-riciclaggio internazionale di cui si sente parlare in questi giorni.
Gennarino, sagace, intuisce che è comodo avere un conoscente in senato e pensa all'amico Di Girolamo. Si organizzano delle riunioni. Naturalmente tutta gente per bene, una specie di salotto aristocratico: Mockbel, Di Girolamo ed esponenti della 'Ndrangheta. La mafia "avvalendosi della capacità di intimidazione" (come scrive il Gip) costrinse gli emigrati calabresi in Germania a votare per Di Girolamo. Pare che le schede elettorali bianchi inviati agli emigrati venissero prelevate e riempite con il nome del senatore PdL

Che poi questa è storia nota. E' per questo che nel Giugno 2008 il Gip emise un ordine d'arresto, ma il senato non diede il consenso. Il senatore Cuffaro, detto Totò Cannolo, (poi condannato a 7 anni per aver favorito Cosa Nostra) fu commovente: "Onorevoli colleghi,mettetevi una mano sulla coscienza! Se votate per la decadenza quest’uomo sarà arrestato!
E sì, Cuffaro le mani sulla sua coscienza le aveva messe da tanto tempo, e l'aveva strangolata.

Poi ci si stupisce che in Parlamento passano leggi che di riflesso favoriscono la mafia

LA TERRA DEI CACHI

BERTOCASO-INFORMAZIONE: W IL NEPOTISMO

martedì 23 febbraio 2010


Ieri mi domandavo come si sarebbe comportata una certa parte dell'informazione con il Bertocaso: negheranno? Ignoreranno? Accenneranno ma con deviazioni franzoniane e garlaschiane? Assolveranno per la regola del "così fan tutte"?


Mi ritenete un pessimista? Allora eccovi serviti con un articolo dell'ottimo Sergio Romano sul Corriere della Sera di ieri, che parla di nepotismo:

"Ma sarà bene ricordare che vi sono occasioni e circostanze in cui la scelta di un uomo o di una donna non dipende soltanto dal loro profilo professionale ma anche dal clima di sintonia, di affinità culturale e di fiducia reciproca che occorre creare sul luogo di lavoro. Vi sono mestieri, come per l’appunto la diplomazia e la politica, in cui questi ingredienti non sono meno importanti di una competenza professionale che dipende comunque, in buona parte, dalla pratica quotidiana. La trasmissione di un mestiere da una generazione all’altra non è soltanto nepotismo."
La trasmissione di un mestiere no, ma di potere e denaro sì

Siamo arrivati al punto che, pur di salvare la faccia a Bertolaso (per il quale, come scrive Travaglio, è più cognatismo che nepotismo), si celebra la raccomandazione a scapito della meritocrazia.
Ben venga infilare nei primi posti utili delle graduatorie i figli di amici, soprattutto in mestieri di responsabilità come il medico, l'ingegnere edile e il magistrato; si regalino soldi pubblici (quindi i miei soldi, i tuoi soldi) ad amici sotto forma di appalti. Il risultato è la casta: classe dirigente incompetente che costa economicamente al popolo più del dovuto

Il problema è che si afferma tutto ciò senza vergogna. Riprendendo le parole di Elio (quello di Elio e le Storie Tese):
"La vera novità, rispetto ad allora, è far sembrare ovvi comportamenti schifosi. L’altra novità è che, invece di vergognarsi dello schifo, si rivendica con orgoglio"

Immaginate le risate in tutto il mondo civile quando si saprà dell'articolo dell'ottimo Sergio Romano

L'ITALIA DEI CACHI

IL BERTOCASO E LA DISINFORMAZIONE

lunedì 22 febbraio 2010


C'era una volta il Bertocaso: addetti della Protezione Civile regalavano appalti milionari ad imprenditori in cambio di favori. E per questo furono tutti indagati.
L'editore di un giornale nazionale, a sua volta, aveva ricevuto favori da questi addetti della Protezione Civile.
Secondo voi, il suo giornale avrebbe raccontato alla gente i fatti su cui si fondavano le indagini o avrebbe difeso a spada tratta i presunti colpevoli facendo disinformazione?


Paolo Berlusconi, editore de Il Giornale, fratello di quello basso, vuole ottenere l'autorizzazione di un dispositivo Tutor della Engine srl; autorizzazione che sarebbe valsa milioni di euro per l'azienda di Viterbo.
Chi stabilisce le autorizzazioni è il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, presieduto da Angelo Balducci (braccio destro di Bertolaso, arrestato nel Bertocaso).
Avrete già capito: Paolo Berlusconi sollecita personalmente e direttamente Angelo Balducci e, per sicurezza, anche Fabio De Santis (soggetto attuatore dei cantieri del G8, arrestato nel Bertocaso). A quest'ultimo ricorda pure di avergli raccomandato un amico per la nomina di architetto. Nel Marzo 2009 il dispositivo della Engine srl ottiene approvazione con validità ventennale.
Il tutto è documentato da un'informativa di Ottobre 2009 dei ROS ai PM di Firenze, di cui trovate uno stralcio sull'articolo di Marco Lillo "Paolo Berlusconi e l'affare con la cricca" su Il Fatto Quotidiano del 22/02/10

Secondo voi, Il Giornale pubblicherà mai le intercettazioni e i documenti che incastrano questi personaggi? E, qualora lo facesse, enfatizzerà o devierà l'attenzione parlando di altro? O forse, ancora peggio ma più probabile, tenterà il riscatto basato sul "così fan tutte"?

PER FORTUNA ESISTE LA RETE E IL PASSAPAROLA

NICOLE MINETTI: EX SOUBRETTE IN LISTE PDL

domenica 21 febbraio 2010


"Nicole Minetti!!!". E' la risposta che merita chi vede ancora negli USA il il paese delle grandi opportunità. Lo siamo noi: THE ITALIAN DREAM

Nicole Minetti è un ex-soubrette televisiva (Colorado Cafe e Scorie) e, da Novembre 2009, igienista dentale presso il San Raffaele.
Ed è qui che avviene l'incontro che le cambierà la vita, con il ferito paziente Burlosconi ( "a cui farà tornare il sorriso" scrive il Daily Mail)

Infatti è stata iscritta alle liste del PdL per le elezioni di Marzo; ed essendo la vittoria di Formigoni scontata, Nicole è destinata a diventare Consigliere Regionale.

Signori e signore gioiscano per questo lieto fine.
Certo, può essere avvilente essere governati da un ex-soubrette; può non garbare che dei giornali esteri si prendano gioco di noi (vedi Times e Daily Mail che hanno pubblicato foto e storia di Nicole).
Ma almeno serve a spiegare perchè in Italia le cose (a volte anche i politici) hanno la tendenza ad andare a puttane

Fumo negli occhio

sabato 20 febbraio 2010


di Paolo Flores D'Arcais (Il Fatto Quotidiano 20/02/10)

"Chi sbaglia e commette dei reati non può pretendere di restare in nessun movimento politico”. Era ora. La politica lancia una crociata contro la corruzione e ogni altra forma di illegalità. Il vessillo del giustizialismo ha trovato il suo Riccardo Cuor di Leone. Silvio Berlusconi. Non è una boutade, è una menzogna, e dunque è stata rilanciata “Urbi et Orbi” come notizia (alias fatto veritiero) dai telegiornali di regime. L’Italia è sempre di più oggetto e luogo di un terrificante esperimento orwelliano “in corpore vili”.
Perché se Berlusconi con quella frase intendesse ciò che, dizionario alla mano, si pretende sappiano tutti gli studenti almeno già in prima media, avrebbe provveduto ad espellere dal suo “Coso” (non è un partito, non è un movimento, è qualcosa a metà tra proprietà e propaggine) Fitto e Dell’Utri e innumerevoli altri (il cui nome è Legione), per non parlare di Cosentino, di cui ha invece prontamente respinto dimissioni in odor di Camorra.
Con quelle parole, invece, Berlusconi intende una radicale trasformazione dell’ordinamento giuridico. Dichiara infatti, a mo’ di conseguenza logica della prima frase, che “se ci sono dei dubbi sulla loro colpevolezza sarà l’Ufficio di presidenza a decidere caso per caso”. I cui primi componenti, dopo il novello Dracone, sono Sandro Bondi, Ignazio La Russa, Denis Verdini (sì, proprio lui). Che avrebbero i poteri dell’Appello e della Cassazione. E per mafiosi, corrotti e birbantelli di ogni risma sarebbe la fine.
In realtà, per combattere la corruzione e le mafie basterebbe ritirare la legge sul “processo breve ” (ovvero “impunità lunga”), abrogare l’intero bouquet delle leggi “ad personam”, ripristinarne altre tipo “falso in bilancio”, introdurre con procedure e pene americane i reati di ostruzione alla giustizia e falsa testimonianza, rafforzare lo strumento principe contro la corruzione, le intercettazioni (costringendo i titolari della telefonia a farle gratuitamente, come i titolari di concessioni autostradali devono far circolare senza pedaggio ambulanze e macchine della polizia).
In realtà Berlusconi vuole l’opposto della lotta alla corruzione. Vuole l’impunità assoluta per la sua intera corte (in espansione, come l’universo). Deve però vincere le elezioni, e dunque gettare fumo negli occhi con le menzogne più spericolate, e contando sui Minzolini di ordinanza
Dopo di che, a urne chiuse, potrà lanciare perfino una commissione parlamentare di indagine sulla magistratura, per epurarla.

Bertocaso: non poteva non sapere e preservativi

Ascoltando (guardare pure sarebbe atto eroico) i distelegiornali la realtà che passa è: esisteva un giro losco di appalti corruzione e troiescort, ma Bertolaso non ne sapeva nulla.
Ma la realtà che si desume ragionevolmente dai FATTI (rigorosamente assenti dai distelegiornali) è un'altra:

1) Bertolaso non disdegna le puttanescort
2) Bertolaso davvero non poteva non sapere (NB: non poteva non sapere non è il motivo per cui Craxi è stato condannato).

Ma spieghiamo bene

1) Bertolaso non disdegna le mignottescort
Bertolaso si reca al centro estetico Salaria Beauty per sedute di fisioterapia. Le intercettazioni dimostrano che Rossetti (proprietario del centro) e Anemone (imprenditore a cui finivano appalti), organizzatori della seduta, sono in costante contatto telefonico per seguire minuto per minuto la situazione: da queste si apprende che, andato via Bertolaso, Rossetti torna sul luogo per cercare preservativi rimasti eventualmente in giro. Il tutto coronato da esultanze del tipo "stasera è come se avessimo vinto 500 punti".
E' normale che dopo una seduta di fisioterapia si faccia uso di profilattici???

2) Bertolaso non poteva non sapere
Innanzitutto a fine 2008 l'ottimo Fabrizio Gatti raccontò sull'Espresso di legami tra familiari di Balducci e imprese appaltatrici e di probabili spese gonfiate. Tutto dovrebbe quanto meno far nasce un piccolissimo dubbio a Bertolaso, ma ammettiamo che nè lui nè nessuno dei suoi collaboratori legga i giornali.
Purtroppo qualcuno i giornali lì legge e il 5 Gennaio 2009 i radicali presentano un'interrogazione parlamentare sui lavori alla Maddalena a Bertolaso, Berlusconi, Prestigiacomo, Maroni e Alfano chiedendo se quanto scritto da Gatti corrispondesse "anche solo parzialmente a realtà". Quindi Bertolaso era a conoscenza almeno dal 5 Gennaio 2009 di eventuali attività illecite di alcuni tra i personaggi che lo circondavano.
Per la cronaca: l'interrogazione non ottenne mai risposta, nonostante le 8 sollecitazioni

Non dico a Studio Aperto, ma almeno sul tg2 le vogliamo sottolineare questi FATTI o no?? Naturalmente poi ogni uno trae le sue conclusioni, ma almeno possiede gli strumenti per farlo nel modo migliore possibile.
Armiamoci di vanga e restituiamo parte della merda che lanciano

Berlusconi: corruzione intercettazioni Cosentino

venerdì 19 febbraio 2010

Aveva ragione quel comico che invitava a smettere di parlare di Berlusconi, a non dargli peso, perchè è una macchietta, un burlone, BURLONSCONI


Lo dimostra la platea zeligiana di ieri, in estasi dopo lo spettacolo del cabarettista.

Pronti e via e si parte con la prima battuta "Inaspriremo norme corruzione". Come se Hitler avesse detto "Basta con i genocidi".
Infatti il Burlo detiene un record, quello della più grossa tangente mai pagata ad uomo politico italiano; conquistato quando contribuì al Bottino Craxi con una maxi-tangente da 23 miliardi girata tramite la società estera All Iberian. Fu condannato in primo grado, ma a suon di rinvii in Appello il reato andò in prescrizione (e lui al Governo)
Poi abbiamo il lodo Mondadori, dove il Burlo, la sua Riininvest e giubbotto anti-proiettile rinforzato Previti comprarono la sentenza e quindi la Mondadori. Dai processi ne uscirono tutti con le ossa rotte: la Riininvest deve pagare fior di milioni (quasi un miliardo) a De Benedetti; giubbotto anti-proiettile rinforzato condannato definitivamente; per Burlo interviene, ovviamente, la prescrizione, ma consideriamo che il reato era stato constatato e Burlo non rinunciò alla prescrizione per essere assolto nel merito.
Infine non dimentichiamo il processo IMI-SIR, dove giubbotto anti-proiettile rinforzato venne condannato definitivamente per corruzione giudiziaria a 6 anni (ovviamente non andò in carcere grazie alla legge Ex-Cirielli emanata poco prima)

Il pubblico non si era ancora ripreso, ed ecco la seconda perla, a proposito di intercettazioni e del nuovo decreto in discussione "Non mi convince del tutto perché lo vorrei ancora più severo, però l'attuale testo in Senato è meglio della situazione attuale che é di barbarie pura".
Dal pubblico è tutto un "AHAHAHAH" "Mi fa morire questo" "Ma come gli vengono?" "Sei un mito"
Grazie alle intercettazioni è iniziato il Bertocaso, esempio eclatante di favoritismi e corruzione, e lui le vuole abolire??

Ormai il pubblico era cotto, e Burlo decise di stenderlo definitivamente con l'ultima gag, LA SUPER CAZZATA: "Non credo ci siano dubbi sul fatto che chi sbaglia e commette dei reati non possa pretendere di restare in nessun movimento politico".
C'è chi si sente male per le risate. Proprio lo stesso giorno il cabarettista rifiutò le dimissioni di Cosentino, indagato per camorra, su cui pende una richiesta d'arresto (respinta dal Parlamento), coordinatore PdL in Campania e sottosegretario all'Economia

GRAZIE BURLO


Finalmente Pennisi si dimette

mercoledì 17 febbraio 2010

ANSA dell'ultim'ora: Pennisi (quello colto in fragrante mentre intascava mazzette) si è finalmente dimesso dal ruolo di Consigliere Comunale.

Dico finalmente perchè il corrotto, dopo essere stato arrestato, ha lasciato la Presidenza della Commissione Urbanistica di Milano, ma non il ruolo di Consigliere.

L' amorale è: se non li cogli in fragrante non si dimettono, nemmeno con sentenze e prove schiaccianti. Cuffari e cosentini stiano tranquilli

Dichiarazioni di Capezzone su Berlusconi - Parte 3 (ultima)

martedì 16 febbraio 2010

01/03/06. Sul discorso di Berlusconi al Congresso USA
"Sto ascoltando l'esordio del discorso di Silvio Berlusconi al congresso Usa, pronunciato in lingua inglese, o almeno questa doveva essere l'intenzione... Torna alla mente, ascoltandolo in questa che appare per lui un'improba fatica, l'immortale scena di Totò e Peppino a Milano col colbacco, che si rivolgono al vigile dicendo: 'Noio volevàn savuar...'

12/03/06
"L'odierna performance televisiva del Cavaliere è francamente indifendibile, anche perché denota proprio l'atteggiamento psicologico di chi non è più abituato a interloquire, a rispondere, a fronteggiare una domanda. Penso che a difenderlo resteranno in tre: Bondi, Cicchitto e Cornacchione..."

18/03/06. Sull'esibizione di Berlusconi al convegno di Confindustria
"Dopo la 'cieca di Sorrento', la 'muta di Portici', e lo 'smemorato di Collegno', arriva lo 'sciancato di Arcore'"

20/03/06
"Berlusconi vede ovunque comunisti, o, se non comunisti già in servizio, quanto meno possibili comunisti. Curiosamente, però, il Premier dimentica la sua vena anticomunista solo quando incontra qualcuno che è nato e cresciuto all'interno del Kgb, e che questi metodi continua a usare per governare la Russia: VladimirPutin. Perciò ho due domande per Berlusconi. Ci dica qualcosa sia sulla tragedia cecena, dove (purtroppo) al terrorismo indifendibile di tanta parte della resistenza si contrappone un'azione letteralmente nazicomunista delle truppe di Mosca, con veri e propri campi di concentramento, mutilazioni ed eccidi orribili. E poi – sottolinea ancora - ci dica qualcosa sull'assassinio del giornalista, del radicale Antonio Russo, eliminato a sua volta con metodi da Kgb, mentre svolgeva i suoi servizi informazione per Radio Radicale. In qualche villa della Sardegna o in qualche dacia siberiana, nel corso dei prossimi incontri con l'amico Vladimir, sarebbe bene che Berlusconi trovasse le convinzioni e il coraggio per porre qualche domanda"

01/04/06
"Berlusconi è come Wanna Marchi e Tremonti è il suo Mago do Nascimento. Berlusconi aveva detto: 'Abolirò l'Irap e ridurrò a due le aliquote'. Non lo ha fatto, e invece ha aumentato tariffe, bolli, tasse sul gasolio. Tutte cose particolarmente odiose, perché colpiscono anche la parte più debole del paese. Dopo che, in queste ore, sono stati resi noti i dati della trimestrale di cassa, il paragone appare quanto mai calzante. Quello (il mago) dava 'numeri personalizzati' alle sue televittime; Tremonti fa lo stesso con tutti gli italiani. Fuor di scherzo (anche perché c'è poco da scherzare), c'è da segnalare una specie di 'taroccamento continuativo' dei dati".

03/04/06. Commento alla sfida tv ProdiVsBerlusconi
"Non c'è dubbio: il risultato della sfida è decisamente sfavorevole a Berlusconi, che ha perso e – calcisticamente parlando - non è stato capace di fare un solo tiro in porta pericoloso (a parte la bufala finale sull'Ici, completamente priva di copertura), ma è stato per due ore lagnoso, lamentoso, vittimista (e a tratti nervosissimo e arrogante), contro un Prodi più tonico e reattivo. Il "bollito" sembra proprio il Presidente del Consiglio, ormai quasi ex. Quanto infine alla reiterata gaffe del Premier sulle 'categorie' (donne, giovani), sbagliare è umano, perseverare è berlusconiano..."

03/04/06
"A mio avviso, è andato molto meglio Romano Prodi, che quindi, secondo me, ha vinto il confronto. La prima impressione è che il grande venditore Berlusconi abbia esaurito la scorta
dei suoi tappeti. E la piccola valanga di cifre sciorinate è sembrato un modo per non affrontare un tema reale, e cioè la situazione difficile del Paese che gli italiani hanno sotto gli occhi".

04/04/06. Commento all’impegno di Berlusconi sull’ICI
"Cinque anni fa disse che avrebbe ridotto le aliquote a due. Non l'ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe abolito l'Irap. Non l'ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe ridotto la pressione fiscale, che è invece scesa solo dello 0,6. Ma, in compenso, ha tagliato i finanziamenti agli enti locali. E poi, in questo quinquennio, c'è stato l'aumento di bolli, tariffe e della tassa sul gasolio: cioè tutte cose che incidono anche sugli strati più deboli della popolazione. Perché dovremmo credere anche stavolta a promesse tantomirabolanti e irrealizzabili? Ormai il premier è come Cetto La Qualunque di Antonio Albanese, che promette promette promette...".

04/04/06. Commento al “coglioni” di Berlusconi
"Dopo l'ultima sortita di Berlusconi che pensa bene di trattare da 'coglioni' la maggioranza degli italiani, mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna. Ma forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che gli ha dato lo spacciatore per fargli dire una cosa del genere?".


Correlazioni:
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/dichiarazioni-di-capezzone-su.html
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/dichiarazioni-di-capezzone-su_15.html
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/capezzone-distratto-parla-di-ciancimino.html


Tratto dal Passaparola 15/02 di Travaglio "I bertoladri"

lunedì 15 febbraio 2010


Tratto dal Passaparola di lunedì 15/02/10 di Marco Travaglio, intitolato “I bertoladri” (http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2439003.html)

…vi assicuro che non ci voleva Sherlock Holmes per capire chi è Bertolaso, chi sono i suoi collaboratori e cosa stavano facendo.
Qualcuno dirà: sei un giustizialista, usi la parola “delinquenti”…. Sono loro che nelle telefonate si autodefiniscono delinquenti e quindi fidiamoci di loro…Nelle loro conversazioni si definiscono un banda di ladri...quando questi dicevano di essere dei ladri, parlando tra di loro, senza sapere di essere intercettati, la loro testimonianza assume ancora maggiore rilievo, proprio perché non stavano fornendo una versione di comodo a qualcuno, stavano parlando quotidianamente delle loro attività

Ci avevano raccontato che venivano dati appalti a parenti di Bertolaso, questo purtroppo non avevamo potuto scriverlo…tutto ciò che avviene sotto l’ombrello...della protezione civile ècoperto da segreto di Stato. Naturalmente questo un senso ce l’ha, quando stiamo parlando di catastrofi…e vera emergenza, queste procedure segrete, questi affidamenti rapidi, immediati, senza controlli, possono avere in via eccezionale una giustificazione
La domanda è: per quale motivo debbano rientrare sotto questo ombrello di segretezza assoluta…opere finalizzate a eventi ampiamente previsti, programmabili per anni?...mondiali di nuoto…G8 alla Maddalena…150 anni dell’Unità d’Italia. Dubito che Bertolaso abbia appreso così all’improvviso che 150 anni fa è stata unificata l’Italia…se il grande evento viene accomunato alla catastrofe, anche lì gli appalti vengono dati a trattativa privata, a affidamento diretto, senza gara pubblica e quindi si possono dare più facilmente agli amici e ai parenti

e vittime siamo tutti noi di un sistema del quale non ci rendiamo conto...Perché è più complicato andare a risalire al perché di certi costi di certe opere utili o inutili…E chi glielo ha permesso? Se si leggono le intercettazioni, si capisce perché questi potevano fare quello che volevano, anche le cose più assurde.

c’è il sospetto e il giudice ce l’ha e lo scrive ed è per questo che è indagato, non solo che non abbia controllato, ma che abbia lasciato fare e lasciato andare questo andazzo, ben sapendo quello che accadeva sotto di luiperché poi veniva ricompensato o con queste signorine, oppure con denaro contante…ci sono alcuni indizi di almeno una persona che ogni volta che lo doveva incontrare, si premuniva di rifornirsi di migliaia di Euro in contanti, non sappiamo se glieli portava. Certo è strano che quando devono incontrare il tizio cerchino affannosamente del denaro contante… è questa la ragione per cui Bertolaso è indagato

non perché la sinistra ce l’ha con Bertolaso, a parte che la sinistra non ce l’ha con Bertolaso, visto che Bertolaso lavora da 14 governi consecutivi con Palazzo Chigi. Quindi figuratevi….tra gli arrestati c’è un fedelissimo di Rutelli e dubito che Rutelli abbia ancora proferito verbo su questa faccenda da una settimana a questa parte...
non ci sono telefonate in cui dicono: "stiamo attenti perché altrimenti se ne accorge il PD". Dicono al telefono "che sta facendo L’Espresso? Che sta facendo Annozero? Report?" Erano preoccupati da alcune residuali schegge impazzite dell’informazione italiana…

Poi si preoccupavano di controllare la Magistratura…pare …che avessero trovato un Procuratore aggiunto a Roma, disponibile quantomeno a passare notizie…Procuratore Toro…che nel libro di Gioacchino Genchi appare in rapporti affettuosissimi e frequentissimi telefonici, almeno, con soggetti che erano indagati non solo dalla sua Procura ma in certi casi addirittura da lui…che si è dedicato…ad aprire un’inchiesta di cui ancora non si è capito il fondamento, proprio a carico di Gioacchino Genchi

alcuni dei personaggi che vengono fuori da questa inchiesta, non sono nuovi…empre questi che ritornano fuori e passano da un’inchiesta all’altra…e si scopre che quello che si era scoperto su di loro nell’inchiesta precedente non solo non è bastato per metterli da parte, ma ha fatto fare loro carriera perché magari sono stati zitti e quindi hanno salvato qualcuno e adesso lo ricattano….Valerio Carducci, già coinvolto nell’inchiesta Why not? del PM De Magistris….Pietrassi l’aveva già beccato Henry Woodcock….Vedete che tutti i magistrati che sono stati individuati come devianti in questi anni, come al solito ci avevano visto giusto, De Magistris si era già occupato di Carducci e Woodcock si era occupato di Pietrassi

Dichiarazioni di Capezzone su Berlusconi - Parte 2 (2004)


29/10/05, sulle riforme promesse da Berlusconi
"Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5mila miliardi di debiti (di lire, o del vecchio conio, come direbbe Bonolis), e con le banche che - indegnamente, lo sottolineo - tentavano di strozzarlo; oggi (essendosi misurato con...come si chiama? Ah sì, il perfido regime comunista...), vanta 29mila miliardi di attivo (sempre in lire), ed è entrato nel G7 dei sette uomini, appunto, più ricchi del pianeta. Ecco questa è una cosa che è cambiata in questi 12 anni.
Il resto un po' meno"


29/10/05
"L'Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". In questa legislatura Berlusconi ha avuto a disposizione una maggioranza parlamentare amplissima ("più 100" deputati e "più 50" senatori): eppure, le riforme non si sono viste. Dall'economia alla giustizia, è enorme il divario tra le promesse di cinque anni fa e le cose effettivamente realizzate. Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve (eppure, anche tanti leader del centrodestra sono tutti divorziati.), contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello"

12/11/05. Berlusconi che rivendicano l’eredità di Don Luigi Sturzo (fondatore del Partito Popolare Italiano)
"Silvio Berlusconi non è l'erede di don Sturzo, ma di don Lurio"

Correlazioni:
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/dichiarazioni-di-capezzone-su.html
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/capezzone-distratto-parla-di-ciancimino.html

Tangenti a Milano

venerdì 12 febbraio 2010


"Consigliere comunale di Milano colto in flagranza mentre intascava una mazzetta da un imprenditore"
E' una vecchia storia di Tangentopoli??? No, è del 11/02/2010.

Il malandrino si chiama Milko Pennisi ed è stato arrestato per concussione. Naturalmente la storia non finisce qui, perchè siamo in Italia, ed il bello deve arrivare: Pennisi ha lasciato la presidenza della commissione urbanistica del Comune di Milano ma è ancora consigliere comunale del Pdl.

In fondo, Cuffaro e Cosentino non si sono dimessi....mentre lui è in carcere. Non è forse già abbastanza??

Intervista shock a Dell'Utri

mercoledì 10 febbraio 2010


DA NON CREDERCI.
Inutile anche che commenti
Un estratto dell'intervista di Beatrice Borromeo a Marcello Dell’Utri (L'integrale si trova sul Fatto Quotidiano del 10/02/10)

Però è difficile sostenere che Ciancimino, Spatuzza e tutti i pentiti che l’hanno accusata nel corso del suo processo, siano manovrati.
Ma questo non è un problema, Andreotti ne aveva anche di più di pentiti che l’a c c u s ava n o .

Infatti Andreotti è stato riconosciuto colpevole del reato di associazione a delinquere (mafiosa) fino a 1980.
Ma la faccenda di Andreotti è complessa, io non l’ho capita bene, bisognerebbe studiarla.
Capisce che alla gente può sembrare strano che lei dia dell’eroe a uno che, anche a suo dire, trafficava eroina?
Certo, come no, capisco tutto. Ma io non ho detto che è un eroe in senso assoluto. È il mio eroe!

Non sente una responsabilità, visto il suo ruolo politico?
Io sono un politico per legittima difesa. A me della politica non frega niente. Mi difendo con la politica, sono costretto. Quando nel 1994 si fondò Forza Italia e si fecero le prime elezioni, le candidature le feci io: non mi sonocandidato perché non avevo interesse a fare il deputato.

Poi, nel 1995, l’hanno arrestata per false fatture
Mi candidai alle elezioni del 1996 per proteggermi. Infatti, subito dopo, è arrivato il mandato d’arresto.

E la Camera l’ha respinto. Ma le sembra un bel modo di usare la politica?
No, assolutamente. È assurdo, brutto. Speriamo cambi tutto al più presto! Ma non c’era altro da fare

Perché non si difende fuori dal Parlamento?
Mi difendo anche fuori.

Perché non soltanto fuori?
Non sono mica cretino! Mi devo difendere o no? Quelli mi arrestano!

Se arrestano me cosa faccio, mi candido anch’io?
Ma a lei perché dovrebbero arrestarla? E poi a lei non la candida nessuno, quindi non si preoccupi. Io potevo candidarmi e l’ho fatto.

Dichiarazioni di Capezzone su Berlusconi - Parte 1


Come promesso, ecco i gentil pensieri di Voltagabbana Capezzone su Berlusconi, del cui partito è portavoce.
Trattandosi di molto materiale, lo posterò in più parti per renderlo più leggero e gustoso!
Prima di partire un consiglio: dopo aver letto ogni dichiarazione ricordatevi che quest'homo appartiene al "Partito dell'amore", quello che invita ad "abbassare i toni" e al linciaggio dei "mandanti morali"

PARTE PRIMA


09/09/03
"Si è presentato con questo nuovo abito, di avvocato e complice di Putin, Silvio Berlusconi, che giovedì scorso in occasione del vertice euro-russo ha parlato non solo a proprio nome, ma a nome di tutta l'Europa. L'8 ottobre, un consiglio dei ministri europei aveva commentato le recenti elezioni-truffa in Cecenia (un solo candidato, tutti gli altri obbligati a ritirarsi). Lo stesso consiglio europeo, presieduto dal governo italiano, aveva espresso viva preoccupazione per le condizioni in cui queste elezioni si sono tenute. Tutto questo Berlusconi ha finto di ignorarlo, quando ha parlato della guerra cecena come di una 'leggenda' inventata da giornali ostili, quando ha messo sullo stesso piano le critiche che la stampa italiana rivolge a lui stesso e le critiche che la stampa internazionale rivolge a Putin, quando ha difeso le elezioni in Cecenia o quando ha giudicato del tutto legittimo l'arresto di Chodorkovsky. Proprio lui, che si vanta d'aver costruito una visione del mondo sulla lotta al comunismo e che sempre ricorda i disastri prodotti dal totalitarismo comunista, abbraccia oggi un regime che di quel disastro è figlio e continuatore, e sul quale regna sempre più fortemente l'ex Kgb da cui Putin proviene".

14/11/03, Capezzone e le leggi ad personam
"Tre anni fa i Radicali proposero tre referendum che avrebbero cambiato il sistema giudiziario. Ci fu chi si oppose legittimamente, ma Berlusconi invitò a non votare perché tanto lui avrebbe fatto le riforme. In questi tre anni non è stato fatto nulla, solo leggi di interesse personale, che non funzioneranno e che molto probabilmente verranno dichiarate incostituzionali"

07/12/03. Capezzone e la bandana di Berlusconi durante la festa in onore di Blair e consorte
"Esprimo tutta la mia solidarietà a Tony Blair e a sua moglie

07/12/03
Siamo alla trasposizione su scala internazionale del 't'aspetto fuori', che va bene,forse, per le liti in quarta elementare, ma funziona meno, temo, in contesti un po' più articolati e complessi. Berlusconi avrebbe parlato di "Comunità delle democrazie" riducendola "al meccanismo per cui se c'è un dittatore, prima lo si minaccia e poi lo si picchia. Anzi, lo picchia il fratello americano, che è più grosso, mentre noi siamo gracilini".

11/12/04 Capezzone e la condanna a Dell’Utri
"In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall'esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti chesono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi, prescrizione o no, abbia pagato o fatto pagare magistrati.Così come da Palermo, quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti, emergono fatti e comportamenti oscuri di cui qualcuno, Berlusconi in testa, dovrà assumersi la responsabilità politica".
CONTINUA...

Altro su Capezzone:
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/capezzone-distratto-parla-di-ciancimino.html

Afewarki - Rapporti con i Berlusconi e Formigoni

martedì 9 febbraio 2010



Ritorniamo a parlare dello spietato Isaias Afewerki (o Afeworki) descrivendo i suoi rapporti amichevoli che con taluni italiani

Per chi non l’avesse già fatto, consiglio prima di leggere i post dei giorni precedente (link a fondo pagina) per capire bene chi è Isaias Afewarki

Riprendo l’interpellanza parlamentare del 2005 citata nel post precedente:

"il Governo eritreo ha manifestato recentemente forte interesse per gli investimenti italiani, alla luce dei consolidati legami esistenti tra i due paesi. Esponenti del governo locale hanno visitato il nostro paese contattando personalmente istituzioni economiche private e pubbliche al fine di promuovere investimenti in Eritrea";
"Le società italiane che hanno intrapreso i maggiori investimenti…sono: l’Italcantieri S.p.a….; la ZAER plc, appartenente al Gruppo Zambaiti…;"
Aggiungo: l'Italcantieri è di Paolo Berlusconi

“lo stesso Istituto nazionale per il commercio estero (ICE) suggerisce…che è strategicamente fondato essere presenti in Eritrea…fin da oggi…; l’ICE conferma che l'Italcantieri è impegnata nella costruzione di circa mille edifici residenziali;”


“Si legge in un comunicato della Presidenza del Consiglio che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha incontrato nel giugno del 2002, a Palazzo Chigi, il Presidente dello Stato di Eritrea, Isayas Afeworki, al quale ha ricordato i profondi legami dell'Italia con l'Eritrea;… nel corso del cordiale colloquio sono state esaminate le prospettive di intensificazione dei rapporti economici e le possibilità di investimenti…”

"Si legge in un comunicato del Ministero per gli italiani nel mondo: "L'On. Mirko Tremaglia si è incontrato a Roma con Isayas Afeworki…il Presidente eritreo ha ricordato la grande amicizia tra i due Stati e anche quella personaleIl presidente Isayas Afeworki è partito subito dopo per Milano dove avrà altri incontri con il presidente Formigoni e con imprenditori lombardi";

Avete capito bene, quel ROBERTO FORMIGONI; sì, quello di CL, il "soldato di Cristo" e "difensore della vita", che attacca duramente le donne che decidono di interrompere la gravidanza. Comunione e Liberazione, quel movimento che proibisce l'uso del preservativo sempre per "difendere la vita".
Ma torniamo all'interpellanza paralmentare e sentiamo cosa dice Formigoni
:


“Riporta l'agenzia di stampa internazionale GRTV: "il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha incontrato il Presidente dell’Eritrea, Isaias Afeworki (...). 'Incoraggerò gli investitori lombardi - ha dichiarato Formigoni - a cogliere le numerose opportunità di investimento esistenti in Eritrea e a proseguire nella collaborazione che da tanti anni lega la nostra Regione a questo Paese. È questa la via per far crescere i rapporti tra i popoli nell’epoca odierna, caratterizzata dalla globalizzazione e dalla caduta dei confini tra gli Stati'. Il Presidente eritreo Afeworki, nel ringraziare Formigoni per la solidarietà dimostrata dalla Lombardia al suo Paese, ha sottolineato come bisogni lavorare verso una 'partnership con Paesi e Regioni che possano fare la differenza e valorizzare al meglio tutte le risorse e le possibilità di sviluppo del nostro Paese'. 'Con l’Italia - ha aggiunto - abbiamo buoni rapporti, ma è un legame speciale quello che ci unisce alla Lombardia
Aggiungo le dichiarazioni di Piergianni Prosperini, assessore di Formigoni, anche lui Ciellino, su Isaias “Grande uomo, ce ne vorrebbero come lui. Altro che Craxi, De Gasperi e Togliatti”.

“Secondo notizie di stampa l'Italcantieri di Paolo Berlusconi starebbe costruendo 5.000 villette nella zona di Massaua…Il dittatore eritreo ha già emesso la sentenza di esproprio contro i legittimi proprietari
“L’architetto Alessio Calda, di Italcantieri, avrebbe ammesso che l’interesse c’è…“Stiamo esplorando la situazione, stiamo discutendo; al momento non abbiamo nulla di concreto in mano”;

“per ciò che riguarda il gruppo Zambaiti…Giancarlo Zambaiti ha condotto le trattative direttamente con Isaias Afeworki, dichiarando “Lo considero una brava persona, un presidente che lavora per il suo paese. E, comunque, questo governo è il massimo possibile oggi”;
Aggiungo: Zambaiti, in pratica, ha acquistato e ricostruito un ex-cotonificio. Chi cuce per lui ad Asmara guadagna 35 centesimi di Euro al giorno; le sue camicie, alta moda, hanno prezzi proibitivi



il Vice Ministro delle attività produttive con delega al commercio estero, Adolfo Urso,… ha scelto Asmara…per una missione alla quale hanno partecipato 30 imprese italiane, per lanciare il "Piano Africa" del proprio Dicastero”


Altro che denunciare gli scempi del dittatore eritreo.
Berlusconi, Formigoni...tutti quelli "coi ONI" (battura rubata a Benigni) sono in affari con
Afeworki.
E cosa pensare di Formigoni?? VERGOGNATI


Correlazioni:
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/isaias-aferwerki-e-la-dittatura-eritrea.html
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/isaias-afewerki-e-la-dittatura-eritrea.html

Capezzone, distratto, parla di Ciancimino


Siamo alle solite: stavo per occuparmi di ciò che avevo promesso (i rapporti fra Isaias Aferwarki e l’Italia), ed ecco che il solito outsider mi rovina i piani. Daniele Capezzone!!!
Tanto per avere l’idea di chi è questo Daniele Capezzone, scrivete su google “Daniele Capezzone” e vedrete comparire al primo posto tra i suggerimenti “Daniele Capezzone voltagabbana”.
E' quello che Travaglio sbeffeggiò direttamente e pubblicamente con "Ma se ad ogni elezione stai dall’altra parte rispetto a quella precedente
Perché molti sanno che Daniele Voltagabbana Capezzone milita tra le file del PdL (portavoce addirittura), ma forse non tutti sanno che:
- Tra il 1993 e il 2007 militò nel partito radicale, ricoprendo per più volte il ruolo di segretario del partito.
- Nel 2006-2007 fu deputato per La Rosa Nel Pugno.
- In più occasioni ha criticato aspramente Berlusconi (ve ne darò prova nei prossimi post)
- Nel 2008 la conversione: adesione al PdL e portavoce di Forza Italia

Ma sentiamo la sparata di oggi:
“…Hanno tentato con Spatuzza, con la grottesca tesi del Berlusconi artefice degli attentati e delle bombe di mafia: ma la cosa è stata liquidata dall'opinione pubblica come meritava, e cioé come un'infamia…E allora, bruciato Spatuzza, ritentano con Ciancimino. Ma già la surreale giornata di ieri (tra accuse inverosimili e improvvise "stanchezze") mostra che siamo dinanzi ad una bufala. E gli italiani la archivieranno come tale. Poi, però, non ci si sorprenda se la credibilità di alcuni magistrati crolla…”
Spero nessuno si sia sentito durante la lettura. Iniziamo:
1) “Hanno tentato con Spatuzza….ritentano con Ciancimino”: si tratta di 2 processi differenti. Spatuzza è testimone nel processo d’Appello a Marcello Dell’Utri; Massimo Ciancimino depone nel processo agli ex-agenti dei ROS accusati di favoreggiamento alla mafia. Dalle parole di Capezzone, invece, traspare che vi sia un processo a carico di Berlusconi a cui depongo un serie di testimoni (prima Spatuzza, poi Ciancimino), eliminati come i battitori di baseball
2) “la grottesca tesi del Berlusconi artefice degli attentati e delle bombe di mafia”: su questo ha ragione. La tesi è grottesca, infatti non è mai stata mai sostenuta né dai PM né dai pentiti (nemmeno da Spatuzza).Per vedere cosa sostiene Spatuzza http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/01/mafia-graviano-tratta-con-lo-stato.html
3) “Bruciato Spatuzza”: non direi proprio, almeno per il momento, dato che non è stato smentito, anzi http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/01/mafia-graviano-tratta-con-lo-stato.html
4) “Ma già la surreale giornata di ieri (tra accuse inverosimili e improvvise "stanchezze") mostra che siamo dinanzi ad una bufala”: nella giornata di ieri sono stati portati documenti scritti (che tra l'altro potrebbero dimostrare la mancata perquisizione della cassaforte di Ciancimino dove si trovano documenti importanti) tra i quali una minuta scritta da Vito Ciancimino destinata a Dell'Utri e Berlusconi, rielaborazione di un messaggio di Provenzano.http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/deposizione-di-massimo-ciancimino.html
Certo, tutto dovrà essere dimostrato. Ma non siamo di fronte all'inverosimile
5) “Poi, però, non ci si sorprenda se la credibilità di alcuni magistrati crolla…”: il riferimento è ai PM Di Matteo e Ingroia, pilastri storici della lotta alla mafia. Ingroia era il braccio dx di Borsellino. Neanche un mese fa, in Parlamento, non appena venne pronunciato il nome di Ingroia, partirono cori di scherno (in Parlamento, mica al bar). Ecco come viene fatta cadere la credibilità di alcuni magistrati

Capezzone, Capezzone. Non è che ti distrai pensando troppo a quale sarà il tuo prossimo partito??
Prossimamente le passate (ma non tanto lontane) esternazione di Capezzone su Berlusconi

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