Berlusconi: corruzione intercettazioni Cosentino

venerdì 19 febbraio 2010

Aveva ragione quel comico che invitava a smettere di parlare di Berlusconi, a non dargli peso, perchè è una macchietta, un burlone, BURLONSCONI


Lo dimostra la platea zeligiana di ieri, in estasi dopo lo spettacolo del cabarettista.

Pronti e via e si parte con la prima battuta "Inaspriremo norme corruzione". Come se Hitler avesse detto "Basta con i genocidi".
Infatti il Burlo detiene un record, quello della più grossa tangente mai pagata ad uomo politico italiano; conquistato quando contribuì al Bottino Craxi con una maxi-tangente da 23 miliardi girata tramite la società estera All Iberian. Fu condannato in primo grado, ma a suon di rinvii in Appello il reato andò in prescrizione (e lui al Governo)
Poi abbiamo il lodo Mondadori, dove il Burlo, la sua Riininvest e giubbotto anti-proiettile rinforzato Previti comprarono la sentenza e quindi la Mondadori. Dai processi ne uscirono tutti con le ossa rotte: la Riininvest deve pagare fior di milioni (quasi un miliardo) a De Benedetti; giubbotto anti-proiettile rinforzato condannato definitivamente; per Burlo interviene, ovviamente, la prescrizione, ma consideriamo che il reato era stato constatato e Burlo non rinunciò alla prescrizione per essere assolto nel merito.
Infine non dimentichiamo il processo IMI-SIR, dove giubbotto anti-proiettile rinforzato venne condannato definitivamente per corruzione giudiziaria a 6 anni (ovviamente non andò in carcere grazie alla legge Ex-Cirielli emanata poco prima)

Il pubblico non si era ancora ripreso, ed ecco la seconda perla, a proposito di intercettazioni e del nuovo decreto in discussione "Non mi convince del tutto perché lo vorrei ancora più severo, però l'attuale testo in Senato è meglio della situazione attuale che é di barbarie pura".
Dal pubblico è tutto un "AHAHAHAH" "Mi fa morire questo" "Ma come gli vengono?" "Sei un mito"
Grazie alle intercettazioni è iniziato il Bertocaso, esempio eclatante di favoritismi e corruzione, e lui le vuole abolire??

Ormai il pubblico era cotto, e Burlo decise di stenderlo definitivamente con l'ultima gag, LA SUPER CAZZATA: "Non credo ci siano dubbi sul fatto che chi sbaglia e commette dei reati non possa pretendere di restare in nessun movimento politico".
C'è chi si sente male per le risate. Proprio lo stesso giorno il cabarettista rifiutò le dimissioni di Cosentino, indagato per camorra, su cui pende una richiesta d'arresto (respinta dal Parlamento), coordinatore PdL in Campania e sottosegretario all'Economia

GRAZIE BURLO


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