Dichiarazioni di Capezzone su Berlusconi - Parte 2 (2004)

lunedì 15 febbraio 2010


29/10/05, sulle riforme promesse da Berlusconi
"Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5mila miliardi di debiti (di lire, o del vecchio conio, come direbbe Bonolis), e con le banche che - indegnamente, lo sottolineo - tentavano di strozzarlo; oggi (essendosi misurato con...come si chiama? Ah sì, il perfido regime comunista...), vanta 29mila miliardi di attivo (sempre in lire), ed è entrato nel G7 dei sette uomini, appunto, più ricchi del pianeta. Ecco questa è una cosa che è cambiata in questi 12 anni.
Il resto un po' meno"


29/10/05
"L'Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". In questa legislatura Berlusconi ha avuto a disposizione una maggioranza parlamentare amplissima ("più 100" deputati e "più 50" senatori): eppure, le riforme non si sono viste. Dall'economia alla giustizia, è enorme il divario tra le promesse di cinque anni fa e le cose effettivamente realizzate. Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve (eppure, anche tanti leader del centrodestra sono tutti divorziati.), contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello"

12/11/05. Berlusconi che rivendicano l’eredità di Don Luigi Sturzo (fondatore del Partito Popolare Italiano)
"Silvio Berlusconi non è l'erede di don Sturzo, ma di don Lurio"

Correlazioni:
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/dichiarazioni-di-capezzone-su.html
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/capezzone-distratto-parla-di-ciancimino.html

1 commenti:

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