INFORMAZIONE ESTERA SULL'ITALIA

venerdì 12 marzo 2010

Secondo qualcuno sono più informati gli italiani all'estero che quelli in Italia. Non certo perchè i primi siano più intelligenti ed interessati rispetto alla controparte "penisolana", quanto per la scarsa qualità dell'informazione nostrana.

Prendiamo come esempio 2 illustri giornali inglesi di centro-destra, “The Times” e “The Economist”, che si occupano della vicenda delle liste regionali PdL in Lombardia e Lazio.
I fatti narrati sono sempre gli stessi (almeno quello!!), ma ciò che interessa sono alcune precisazioni e sottolineature

Si parte dal titolo:
The Times:Il partito di Silvio Berlusconi fuori dalla corsa elettorale in una "commedia dell'errore"
The Economist (geniale): Berlusconi's burlesque. (la parodia, la commedia, il cabaret di Berlusconi)

Appena citato Berlusconi, si precisa immediatamente “coinvolto in scandali sessuali e in 2 processi per corruzione” (The Times).
Scandali sessuali e politici corrotti fanno ancora notizia in Inghilterra???? Poveri retrogradi

Un ulteriore stoccata sui componenti delle liste (The Times): “Significherebbe la fine prematura della carriera politica di Nicole Minetti, igienista dentale ed ex ballerina che curò Berlusconi dopo l’attentato di Milano, presentata nelle liste della Lombardia
Ma se non ne parliamo in Italia perchè dovete parlarne in Inghilterra di Nicole Minetti???? (per saperne di più sulla Minetti)

Ed un tragico ragionamento (The Economist): “Cosa fai se sei nei guai dopo aver infranto le regole? Nel caso di Berlusconi cambi le regole…Il decreto ha trasformato una farsa in un altro esempio del disprezzo di Berlusconi per la legge

Fossero in Italia, The Times e The Economist (ripeto: di centro-destra) sarebbero bollati come giornali comunisti eversivi.
E' evidente che qualcosa non funziona come dovrebbe...naturalmente parlo dell'Inghilterra

BERLUSCONI IGNORA IL SIGNIFICATO DI DEMOCRAZIA

mercoledì 10 marzo 2010

La bocciatura della lista PdL laziale ha indotto il cervello del premier, cervellusconi, a partorire un altro pensiero pattypraviano, STUPENDO: “Abbiamo subito un’ingiustizia, democrazia a rischio”.

Il ragionamento: i cittadini del Lazio sono stati privati del diritto di votare per il primo partito in Italia. Questa non è democrazia

Non male, come ogni slogan che si rispetti. Ma esistono diversi punti che spogliano il ragionamento mettendone a nudo l’illogicità:

1) I cittadini laziali sono stati privati dal diritto di votare per il primo partito in Italia dal partito stesso. E' da lui che hanno subito l'ingiustizia

2) Quelli che oggi protestano dov'erano quando si raccoglievano le firme? Osservando i banchetti degli altri partiti delle città, proprio non gli veniva in mente nulla?

3) E' come se Bolt facesse un invasione di corsia ma non venisse squalificato, grazie ad una rapida rivisitazione del regolamento dei 100m. I concorrenti che protestano sono redarguiti: “Mica possiamo fare i 100m senza Bolt, che è il più forte e acclamato. Che 100m sarebbero?? I tifosi di Bolt, che sono la stragrande maggioranza sarebbero privati del diritto di tifare e questo renderebbe non valida l'intera gara!! TUTINE ROSSE!! Bolt può fare invasione di campo, gli altri "invasori" saranno comunque squalificati!!!”

4)Perché il decreto non è emanato prima della presentazione delle liste, ma solo dopo che è stato scoperto il broglio?

5) Ma questo numero minimo di firme che bisogna possedere per presentare la lista, serve o no? Se serve, come per legge, è giusto eliminare una lista. Se non serve, come implicitamente segnala il decreto, lo si elimina anche nelle prossime elezioni.

6) Se è un ingiustizia eliminare una lista, perché in passato il centro-destra ha denunciato irregolarità in alcune liste regionali di centro-sinistra e centro ottenendone l’esclusione? Quando hanno minato la democrazia: oggi che protestano, o ieri che denunciavano?
A proposito ricordo alcune affermazioni degne di nota
La Russa con i baffi: "Possono capitare 2,3,10 firme contestabili, ma qui si parla di centinaia! Pecioni! Dicono di aver dietro falangi, poi non mettono insieme 4 firme regolari”.
Gasparra cazzate: “E’ un reato associativo, un attentato alla democrazia. Cosa c’è di più
antidemocratico che falsare la competizione elettorale con firme false? Il capo dello Stato non ha nulla da dire ?” "Non è una vicenda politica, ma giudiziaria. La democrazia è in pericolo, ci sono profili penali. Vanno cancellate le liste con firme false e vanno perseguiti quelli che lehan facilitate. Il capo dell’associazione si chiama Prodi”.
Forniconi: “Le regole vanno sempre rispettate. E’ giusto che ci sia un controllo rigoroso
degli eventuali abusi e che siano puniti coloro che ne hanno commessi. Gli organi preposti verifichino se le firme sono corrette o false”.
Maroni Zanna Bianca “Voglio sanzioni ancor più gravi della semplice esclusione delle liste: chi raccoglie firme false fa una truffa elettorale”.

Niente da fare, il cervelluscono ha partorito l'ennesima cazzata. Tanto in ragione quanto in regione le cose vanno male

DECRETO SALVA LISTA: ENNESIMA AD PERSONAMATA

lunedì 8 marzo 2010


Tratto dal Passaparola di Lunedì 8 Marzo 2010 (vedi qui) di Marco Travaglio

DECRETO INCOSTITUZIONALE
E' evidente che qui si cambia il principio secondo cui la legge è uguale per tutti. Che è già grave in assoluto, ma che è stragrave quando ciò avviene in una competizione elettorale andando a salvare alcuni, quelli che hanno presentato liste irregolari a discapito di altri, quelli che hanno presentato liste regolari; ma tra quelli che avevano presentato liste irregolari, questo Decreto ne salva soltanto alcuni e non ne salva altri. Perché questo Decreto è stato fatto su misura per le violazioni commesse nella presentazione della lista del Pdl.
Abbiamo liste che non hanno rispettato la legge che vengono trattate in maniera diversa a seconda che piacciano a Berlusconi e a Napolitano e a seconda che no.

LE IRREGOLARITA' CI SONO SEMPRE STATE E SONO SEMPRE STATE DENUNCIATE (DA DESTRA E DA SINISTRA)
è sempre capitato che nelle elezioni ci sia qualcuno che denuncia le irregolarità degli altri. Chi decide su tutto questo? I tribunali
Questa volta ha deciso il governo perché come ha detto La Russa - dobbiamo dire al Tar cosa deve stabilire, come deve decidere, così non potranno darci torto - , capite che in questa dichiarazione c’è tutta l’incostituzionalità della legge, perché è una legge che scrive la sentenza ai giudici.
Non si possono escludere interi partiti, non si può escludere il partito di maggioranza relativa, non si possono punire gli elettori per colpa degli errori dei rappresentanti: cazzata solenne. Si sono sempre puniti gli elettori per gli errori fatti dai rappresentanti dei loro partiti. Non succede di rado, succede sempre alle elezioni che qualcuno venga tagliato fuori.

COME SI DIFENDE NAPOLITATNO
- non era sostenibile che potessero non parteciparvi nella più grande regione italiana, il candidato Presidente e la lista del maggior partito politico di governo per gli errori nella presentazione della lista contestati dall’ufficio competente-
Se fossero stati una regione piccola e un partito piccolo, hanno meno diritto quelli piccoli rispetto a quelli grandi? C’è un limite oltre il quale si può tranquillamente violare la legge, vantando di avere i muscoli più forti e di gridare più forte? Qui ci stanno facendo capire che il problema era che il partito è grosso e fa paura!
E chi lo stabilisce se il partito è grosso? Le elezioni e le elezioni non ci sono ancora state e in base a cosa il Capo dello Stato decide che questo è un partito grosso?
Questa frase sul partito grosso e sulla regione grossa è abominevole dal punto di vista del principio di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge

Formigoni inelegibile: quarto mandato consecutivo, indagato, firme irregolari, soubrette, Afewerki

domenica 7 marzo 2010


Con cittadini coscienti della vita politica del proprio Stato (poichè adeguatamente informati), la candidatura di Formigoni alla Presidenza della Regione Lombardia sarebbe accolta con sonore risate condite da qualche VAFFA qua e là.

Questo perchè tutti saprebbero che:

A) Per legge non si può governare la Regione per più di 2 anni consecutivi in modo da evitare l'accumulo di poteri (legge del 2004, Governo Berlusconi). Eppure il prossimo, per Formigoni, sarebbe il quarto mandato consecutivo. Lui si aggancia a cavilli e "orpelli" (discutibili), ma l'accumulo di poteri rimane

B) E' indagato dal 1 Dicembre 09 per lo sfioramento dei limiti di Pm10 (inquinamento) nei 35 giorni dell'anno

C) La sua lista non è presentabile, come stabilito dalla Corte d'Appello di Milano, per oltre 500 firme con irregolarità varie, tra le quali: mancanza della firma dell'autenticante, mancanza di data e luogo autenticazione, firme raccolte prima che fossero nominati i candidati delle liste (firme in bianco)

D) Ha iscritto nella sua lista un ex-soubrette di Colorado Cafe e Scorie (leggi qui)

E) E' in rapporti con Isaias Afewerki, scellerato dittatore eritreo che, tanto per dirne una, mette ai lavori forzati o tortura preti e suore cristiane (vedi qui per i rapporti, qui e qui per sapere chi è Afewerki). Alla faccia Comunione e Liberazione


Detto questo, cara candidatura di Formigoni, non rido (non è il caso), però qualche VAFFA te lo mando

BERLUSCONI CHE SCAPPA DAL PROCESSO MEDIASET

mercoledì 3 marzo 2010

Non vorrei che a furia di sentire scemenze qualcuno finisse per prenderle sul serio.


Ieri, 2/3/10, dopo il rifiuto dei giudici di Milano al legittimo impedimento richiesto dai legali di Burlosconi, il senatore (da non crederci vero??) Maurizio Gasparri ha fatta la sua sparata, o meglio, gasparrata: "Siamo di fronte a casi di ordinaria faziosità. Sono i fatti a dimostrare che ci sono persecuzione e pregiudizi nei confronti del presidente Berlusconi"

Vediamo i fatti
A Milano si sta svolgendo il cosiddetto Processo Mediaset, che vede Burlosconi accusato di frode fiscale, falso in bilancio e appropiazione indebita.
L'inchiesta inizia nel 2004, ma tra lodi alfani, impedimenti e rinvii, si sono celebrate solo 4 udienze e si è ancora fermi al primo grado (stiamo parlando della stessa persona che si lamenta dell'eccessiva durata dei processi italiani. INGRATO)

In particolare a Novembre, terminato lo stop dovuto al lodo alfano, i (il)legali di Burlosconi chiesero e ottennero l'impedimento (impossibilità dell'imputato a comparire in aula) fino al 25 gennaio.
Il 25 Gennaio i (il)legali ottennero un ulteriore impedimento (con l'annullamento di 3 udienze di Febbraio già programmate) ma indicarono come data utile Lunedì 1 Marzo.

Venerdì 26/02/10 era in programma un Consiglio dei Ministri (CdM). Ma il 24/02 (1 mese dopo la scelta dell'1 Marzo come data per il processo) si decise di rinviare il CdM. E indovinate la data scelta?? Lunedì 1 Marzo.
Questo è il motivo per cui i (il)legali chiesero l'ennesimo impedimento, senza nemmeno specificare i motivi che indussero a scegliere l'1 Marzo come data del CdM

Anche il più tonto realizzerebbe che la cosa strana, semmai, sarebbe stata l'accettazione del legittimo impedimento da parte del Tribunale. Anche il più gasparri intuirebbe che, semmai, si tratta di fuga dalla giustizia e non di persecuzione giudiziaria.

Gasparri invece no poverino, lui non se ne rende conto e gasparra cazzate.
Immagino la pena e la tenerezza che in questo momento provate per il senatore. Ma tranquilli, è in buona compagnia:
Ghedini "è una decisione al di fuori di ogni sistema"
Alfano "È incredibile che nonostante fosse stato spiegato che Berlusconi oggi doveva partecipare a un importante riunione del Consiglio dei ministri, i giudici non abbiano riconosciuto il legittimo impedimento"
Cicchitto (il deputato massone ex-P2): "È evidente che ci troviamo di fronte ad un permanente uso politico della giustizia"

I casi sono 3:
a) Una massa di ingenui
b) Una massa di paranoici
c) Scuola Real Madrid, la miglior difesa è l'attacco: difendono la fuga del loro capo dalla giustizia parlando di persecuzione giudiziaria

QUANTO CI COSTA LA CORRUZIONE

lunedì 1 marzo 2010

Suppongo che una grossa fetta della popolazione italiana non abbia ben chiaro che cosa significhi "corruzione"
Secondo l'immaginario collettivo, oggi niente di più che le credenze create ad arte dalla disinformazione, i corrotti sono degli avidi volponi e furbastri che sfruttano la loro posizione di potere per arricchirsi. Non dotati di grande morale ma sottoposti a tentazioni che farebbero tentennare chiunque.
L'emblema è Craxi: è vero, un notevole tesoro, detto Bottino Craxi. Ma chi non l'avrebbe fatto? Anzi "Così fan tutte"

I più sagaci ricordano "La corruzione è un furto allo Stato, perchè si tratta di soldi in nero".
Concetto tecnicamente ineccepibile, ma che non rende bene l'idea: la corruzione è un furto ai danni dei cittadini.

A farci cadere dalle nuvole ci pensa la Corte dei Conti: i cittadini italiani pagano ogni anno una "tassa occulta" di 60 miliardi di euro per coprire il costo della corruzione.
Considerando che i contribuenti italiani sono circa 40 milioni, ciò significa che ogni lavoratore paga mediamente 1500 euro in più all'anno. Ogni famiglia 3000 euro

Ecco chi paga quando i vari Bertolasi regalano appalti pubblici a chi offre di più

Prendete il calendario e appuntatevi: "Pagare 1500 euro per coprire la corruzione del Signor T. de Tali (dato che lui è lui e io non sono un cazzo)"


PERCHE' LA TERRA DEI CACHI E' LA TERRA DEI CACHI


DISINFORMAZIONE SU CASSAZIONE E MILLS

sabato 27 febbraio 2010














Tg1 (il Tg RAI farlocco): "Dopo l'assoluzione dell'avvocato Mills, polemiche dell'opposizione. Maggioranza: vittoria della giustizia"

Il Giornale (giornale??): "Vittoria di Berlusconi. Schiaffo della Cassazione ai pm"

Libero (libero??): "Silvio assolto"


Questa roba non è informazione. Sapete come si chiama? Merda! E mi scuso con la parola "merda" per il paragone indegno.

Mills non è stato assolto, infatti è stato condannato a risarcire 250mila euro per i danni arrecati alla giustizia. La pena (il carcere) non è però applicata perchè il reato è stato prescritto (significa che è stato commesso ma è passato troppo tempo perchè la condanna si applicata)

Altro che vittoria e assoluzione per Berlusconi. La Cassazione a sezione unite ha stabilito che Mills è stato corrotto da Berlusconi

E si tratta di merda di prima qualità, perchè ha un prezzo. Tanto il Tg1 quanto Libero campano grazie ai nostri soldi (eh sì, pure Libero. Significa che, anche se non lo comprate, lo pagate ugualmente)

In ogni caso su una cosa il Tg1 ha ragione: Vittoria della giustizia

CASSAZIONE: MILLS E' STATO CORROTTO

venerdì 26 febbraio 2010

Cerchiamo di capire bene, perchè l'informazione commerciale ce la metterà tutta per oscurare la notizia (ignorandola o screditandola)


La Corte di Cassazione (cioè il tribunale supremo) ha stabilito che l'avvocato David Mills è stato corrotto da Silvio Berlusconi per mentire in tribunale. Pertanto Mills dovrà pagare 250mila euro, ma non andrà in carcere perchè il reato è prescritto.
Spieghiamo meglio

Il caso Mills
Mills è un avvocato inglese ex-consulente della Fininvest (la holding di Berlusconi) che, negli anni '90, in due processi contro Berlusconi (corruzione della Guardia di Finanza e fondi neri di All Iberian) rese falsa testimonianza per salvarlo. Il gesto fu ricompensato con 600mila dollari. Ma Mills, con una lettera, racconta tutto al suo commercialista che, essendo inglese e non italiano, denuncia l'amico per corruzione ed evasione fiscale.
Scattano così 2 processi (dall'esito abbastanza scontato vista la presenza di una prova scritta di pugno dall'imputato): a Mills, per essere stato corrotto; a Berlusconi, per aver corrotto. Mentre il processo Mills si è concluso ieri, quello di Berlusconi deve ancora iniziare grazie al lodo Alfano che ne ha consentito il rinvio

La sentenze
Il reato di Mills è stato prescritto, ossia è passato troppo tempo tra reato e sentenza. Per questo non può essere condannato e non finirà in carcere.
Tuttavia resta un corrotto e dunque non è stato prosciolto infatti dovrà pagare allo Stato Italiano (rappresentato dal corruttore, ironia della sorte) 250mila euro.
Se la sentenza fosse arrivata a Dicembre, Mills sarebbe finito in carcere in quanto non sarebbe intervenuta la prescrizione

Perchè l'informazione commerciale oscurerà la notizia
Se la Cassazione ha constatato che Mills è stato corrotto da Berlusconi, di conseguenza Berlusconi è un corruttore (a breve inizierà il processo anche per lui, ma è destinato a morire grazie al decreto del "Processo Breve", voluto fortemente da Berlusconi).
L'informazione utilizzerà 3 tecniche che dovete riconoscere e sputtanare immediatamente:
- Non ne parlerà della sentenza Mills
- Parlerà della sentenza Mills senza coinvolgere Berlusconi
- Affermerà che Mills è innocente perchè il reato è stato prescritto. Mentre la verità è che il
reato è stato commesso ma non è stato punito perchè prescritto

GOVERNO PRO O CONTRO LA CORRUZIONE?

giovedì 25 febbraio 2010

Di Marco Travaglio


Dice Napolitano, a chi gli domanda delle nuove
tangenti: “Chiedete ad altri”. Lui infatti un mese fa
giustificava quelle vecchie, scrivendo alla vedova
Craxi che il marito esule fu “trattato con una
durezza senza eguali, e ora commemora Pertini. Dice

Schifani, con rispetto parlando, che “i partiti si devono imporre rigore nella selezione della classe dirigente, a volte non candidando chi è condannato non in via definitiva”. Lui infatti, un mese fa in Senato, beatificava Craxi condannato in via definitiva per corruzione e morto latitante, chiamandolo “vittima sacrificale”.

Dicono Brunetta e Sacconi che ha torto Montezemolo quando per la nuova corruzione accusa la politica, perché loro sono impegnatissimi a combatterla: infatti un mese fa, per combatterla meglio, stavano sulla tomba del corrotto Craxi.

Dicono Fini e Berlusconi, una volta tanto all’unisono: “Non c’è una nuova Tangentopoli”. Perché, anche se ci fosse, cambierebbe qualcosa? Non era un complotto delle toghe rosse manovrate dalla Cia, l’inchiesta su Tangentopoli? Non erano dei martiri perseguitati politici, i condannati per Tangentopoli? Non sedevano tutti in prima fila al Senato alla canonizzazione di San Bottino, i pregiudicati Forlani, De Michelis e De Lorenzo? Si dice che bisogna aspettare le condanne definitive: ma, anche se arrivassero, cambierebbe qualcosa? Craxi non era un condannato definitivo? Come può una classe politica, fino alle più alte cariche dello Stato, avere la credibilità di parlare di corruzione se un mese fa era allineata e coperta a beatificare uno dei simboli della corruzione? Come può sperare che all’estero la prendano sul serio? La stampa
internazionale, dall’Economist a Le Monde, un mese fa ci prendeva in giro come un paese di smemorati e di cialtroni. Ora che dalla santificazione dei corrotti si passa, ovviamente a parole, alle leggi anticorruzione, seguiteranno a considerarci la patria di Pulcinella.

Bossi vuol fare piazza pulita dei condannati: ma se lo ricorda di essere pure lui un condannato per la maxi-tangente Enimont?

La Russa dice che “il limite sta nel rinvio a giudizio: al di sotto non c’è problema, al di sopra ci sarà un invito a non candidarsi”: ma se lo ricorda che il capo del suo partito, tale Banana, è stato rinviato a giudizio per corruzione di Mills e per frode fiscale, appropriazione indebita e falso in bilancio sui fondi neri Mediaset?

Il sagace Gasparri, a proposito del sen. Di Girolamo, dice che “nessuno è intoccabile”: e allora perché il suo partito, meno di due anni fa, votò contro l’arresto del sen. Di Girolamo accusato di 7 capi d’imputazione per aver truccato le carte della sua elezione fra gl’italiani all’estero mentre risiedeva in Italia (presso una nota cosca della ‘Ndrangheta)? E perché la giunta per le elezioni del Senato trovò il modo di non espellere neppure il senatore abusivo? Chi era il capogruppo del Pdl al Senato? Per caso, Gasparri ha mai sentito parlare di Gasparri?

Piercasinando parla come Grillo al V-Day: “Basta con i ladri”. Forse scherza. Chi ha fatto nominare segretario Udc Lorenzo Cesa, arrestato nel ’93 perché incassava le tangenti per conto del ministro Prandini e reo confesso in un memorabile verbale che inizia con le parole “ho deciso di vuotare il sacco”? Chi ha portato in Parlamento Giuseppe Drago, già presidente della regione Sicilia, dopo che era stato condannato in primo grado per peculato per avere svaligiato la cassa dei fondi riservati del governatore asportando 230 milioni di lire? Un certo Casini. Per caso, Casini ha mai sentito parlare di Casini?

Angelino Jolie, poveretto, dice restando serio che “Berlusconi ha posto l’onestà come precondizione della politica… perché, da uomo ricco, non ha bisogno di prendere mazzette e dunque è insospettabile di tangenti”. Infatti le tangenti non le prendeva: le pagava. Ma forse è questa la formidabile legge anticorruzione che ha in serbo l’onore vole
Angelino: chi prende tangenti, in galera; chi le paga, a Palazzo Chigi.


E QUESTI VOGLIONO PROPORRE LEGGI ANTICORRUZIONE????
LA REPUBBLICA DELLE BANANE

SENATORE DI GIROLAMO E LA MAFIA

mercoledì 24 febbraio 2010


Ed ecco un altro senatore in odore, o meglio, fetore di mafia: Nicola Paolo Di Girolamo, senatore del Popolo della Libertà. Sulla sua testolina pende una richiesta d'arresto perchè i voti per la sua elezione sono arrivati direttamente dalla 'Ndrangheta, la mafia calabrese.
Complimenti!! Signor stipendio (che gli paghiamo), pensione dopo 36 mesi (che paghiamo sempre noi), convenzioni praticamente illimitate (pagate da noi)!


Vediamo come sono andate le cose
Gennaro Mokbel è il ritratto della persona mite e moderata: in passato legato ad ambienti della destra eversiva, trattava diamanti estratti in Uganda, pluriomicida (nelle intercettazioni rivela di averne commessi 10), anello della catena di maxi-riciclaggio internazionale di cui si sente parlare in questi giorni.
Gennarino, sagace, intuisce che è comodo avere un conoscente in senato e pensa all'amico Di Girolamo. Si organizzano delle riunioni. Naturalmente tutta gente per bene, una specie di salotto aristocratico: Mockbel, Di Girolamo ed esponenti della 'Ndrangheta. La mafia "avvalendosi della capacità di intimidazione" (come scrive il Gip) costrinse gli emigrati calabresi in Germania a votare per Di Girolamo. Pare che le schede elettorali bianchi inviati agli emigrati venissero prelevate e riempite con il nome del senatore PdL

Che poi questa è storia nota. E' per questo che nel Giugno 2008 il Gip emise un ordine d'arresto, ma il senato non diede il consenso. Il senatore Cuffaro, detto Totò Cannolo, (poi condannato a 7 anni per aver favorito Cosa Nostra) fu commovente: "Onorevoli colleghi,mettetevi una mano sulla coscienza! Se votate per la decadenza quest’uomo sarà arrestato!
E sì, Cuffaro le mani sulla sua coscienza le aveva messe da tanto tempo, e l'aveva strangolata.

Poi ci si stupisce che in Parlamento passano leggi che di riflesso favoriscono la mafia

LA TERRA DEI CACHI

BERTOCASO-INFORMAZIONE: W IL NEPOTISMO

martedì 23 febbraio 2010


Ieri mi domandavo come si sarebbe comportata una certa parte dell'informazione con il Bertocaso: negheranno? Ignoreranno? Accenneranno ma con deviazioni franzoniane e garlaschiane? Assolveranno per la regola del "così fan tutte"?


Mi ritenete un pessimista? Allora eccovi serviti con un articolo dell'ottimo Sergio Romano sul Corriere della Sera di ieri, che parla di nepotismo:

"Ma sarà bene ricordare che vi sono occasioni e circostanze in cui la scelta di un uomo o di una donna non dipende soltanto dal loro profilo professionale ma anche dal clima di sintonia, di affinità culturale e di fiducia reciproca che occorre creare sul luogo di lavoro. Vi sono mestieri, come per l’appunto la diplomazia e la politica, in cui questi ingredienti non sono meno importanti di una competenza professionale che dipende comunque, in buona parte, dalla pratica quotidiana. La trasmissione di un mestiere da una generazione all’altra non è soltanto nepotismo."
La trasmissione di un mestiere no, ma di potere e denaro sì

Siamo arrivati al punto che, pur di salvare la faccia a Bertolaso (per il quale, come scrive Travaglio, è più cognatismo che nepotismo), si celebra la raccomandazione a scapito della meritocrazia.
Ben venga infilare nei primi posti utili delle graduatorie i figli di amici, soprattutto in mestieri di responsabilità come il medico, l'ingegnere edile e il magistrato; si regalino soldi pubblici (quindi i miei soldi, i tuoi soldi) ad amici sotto forma di appalti. Il risultato è la casta: classe dirigente incompetente che costa economicamente al popolo più del dovuto

Il problema è che si afferma tutto ciò senza vergogna. Riprendendo le parole di Elio (quello di Elio e le Storie Tese):
"La vera novità, rispetto ad allora, è far sembrare ovvi comportamenti schifosi. L’altra novità è che, invece di vergognarsi dello schifo, si rivendica con orgoglio"

Immaginate le risate in tutto il mondo civile quando si saprà dell'articolo dell'ottimo Sergio Romano

L'ITALIA DEI CACHI

IL BERTOCASO E LA DISINFORMAZIONE

lunedì 22 febbraio 2010


C'era una volta il Bertocaso: addetti della Protezione Civile regalavano appalti milionari ad imprenditori in cambio di favori. E per questo furono tutti indagati.
L'editore di un giornale nazionale, a sua volta, aveva ricevuto favori da questi addetti della Protezione Civile.
Secondo voi, il suo giornale avrebbe raccontato alla gente i fatti su cui si fondavano le indagini o avrebbe difeso a spada tratta i presunti colpevoli facendo disinformazione?


Paolo Berlusconi, editore de Il Giornale, fratello di quello basso, vuole ottenere l'autorizzazione di un dispositivo Tutor della Engine srl; autorizzazione che sarebbe valsa milioni di euro per l'azienda di Viterbo.
Chi stabilisce le autorizzazioni è il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, presieduto da Angelo Balducci (braccio destro di Bertolaso, arrestato nel Bertocaso).
Avrete già capito: Paolo Berlusconi sollecita personalmente e direttamente Angelo Balducci e, per sicurezza, anche Fabio De Santis (soggetto attuatore dei cantieri del G8, arrestato nel Bertocaso). A quest'ultimo ricorda pure di avergli raccomandato un amico per la nomina di architetto. Nel Marzo 2009 il dispositivo della Engine srl ottiene approvazione con validità ventennale.
Il tutto è documentato da un'informativa di Ottobre 2009 dei ROS ai PM di Firenze, di cui trovate uno stralcio sull'articolo di Marco Lillo "Paolo Berlusconi e l'affare con la cricca" su Il Fatto Quotidiano del 22/02/10

Secondo voi, Il Giornale pubblicherà mai le intercettazioni e i documenti che incastrano questi personaggi? E, qualora lo facesse, enfatizzerà o devierà l'attenzione parlando di altro? O forse, ancora peggio ma più probabile, tenterà il riscatto basato sul "così fan tutte"?

PER FORTUNA ESISTE LA RETE E IL PASSAPAROLA

NICOLE MINETTI: EX SOUBRETTE IN LISTE PDL

domenica 21 febbraio 2010


"Nicole Minetti!!!". E' la risposta che merita chi vede ancora negli USA il il paese delle grandi opportunità. Lo siamo noi: THE ITALIAN DREAM

Nicole Minetti è un ex-soubrette televisiva (Colorado Cafe e Scorie) e, da Novembre 2009, igienista dentale presso il San Raffaele.
Ed è qui che avviene l'incontro che le cambierà la vita, con il ferito paziente Burlosconi ( "a cui farà tornare il sorriso" scrive il Daily Mail)

Infatti è stata iscritta alle liste del PdL per le elezioni di Marzo; ed essendo la vittoria di Formigoni scontata, Nicole è destinata a diventare Consigliere Regionale.

Signori e signore gioiscano per questo lieto fine.
Certo, può essere avvilente essere governati da un ex-soubrette; può non garbare che dei giornali esteri si prendano gioco di noi (vedi Times e Daily Mail che hanno pubblicato foto e storia di Nicole).
Ma almeno serve a spiegare perchè in Italia le cose (a volte anche i politici) hanno la tendenza ad andare a puttane

Fumo negli occhio

sabato 20 febbraio 2010


di Paolo Flores D'Arcais (Il Fatto Quotidiano 20/02/10)

"Chi sbaglia e commette dei reati non può pretendere di restare in nessun movimento politico”. Era ora. La politica lancia una crociata contro la corruzione e ogni altra forma di illegalità. Il vessillo del giustizialismo ha trovato il suo Riccardo Cuor di Leone. Silvio Berlusconi. Non è una boutade, è una menzogna, e dunque è stata rilanciata “Urbi et Orbi” come notizia (alias fatto veritiero) dai telegiornali di regime. L’Italia è sempre di più oggetto e luogo di un terrificante esperimento orwelliano “in corpore vili”.
Perché se Berlusconi con quella frase intendesse ciò che, dizionario alla mano, si pretende sappiano tutti gli studenti almeno già in prima media, avrebbe provveduto ad espellere dal suo “Coso” (non è un partito, non è un movimento, è qualcosa a metà tra proprietà e propaggine) Fitto e Dell’Utri e innumerevoli altri (il cui nome è Legione), per non parlare di Cosentino, di cui ha invece prontamente respinto dimissioni in odor di Camorra.
Con quelle parole, invece, Berlusconi intende una radicale trasformazione dell’ordinamento giuridico. Dichiara infatti, a mo’ di conseguenza logica della prima frase, che “se ci sono dei dubbi sulla loro colpevolezza sarà l’Ufficio di presidenza a decidere caso per caso”. I cui primi componenti, dopo il novello Dracone, sono Sandro Bondi, Ignazio La Russa, Denis Verdini (sì, proprio lui). Che avrebbero i poteri dell’Appello e della Cassazione. E per mafiosi, corrotti e birbantelli di ogni risma sarebbe la fine.
In realtà, per combattere la corruzione e le mafie basterebbe ritirare la legge sul “processo breve ” (ovvero “impunità lunga”), abrogare l’intero bouquet delle leggi “ad personam”, ripristinarne altre tipo “falso in bilancio”, introdurre con procedure e pene americane i reati di ostruzione alla giustizia e falsa testimonianza, rafforzare lo strumento principe contro la corruzione, le intercettazioni (costringendo i titolari della telefonia a farle gratuitamente, come i titolari di concessioni autostradali devono far circolare senza pedaggio ambulanze e macchine della polizia).
In realtà Berlusconi vuole l’opposto della lotta alla corruzione. Vuole l’impunità assoluta per la sua intera corte (in espansione, come l’universo). Deve però vincere le elezioni, e dunque gettare fumo negli occhi con le menzogne più spericolate, e contando sui Minzolini di ordinanza
Dopo di che, a urne chiuse, potrà lanciare perfino una commissione parlamentare di indagine sulla magistratura, per epurarla.

Bertocaso: non poteva non sapere e preservativi

Ascoltando (guardare pure sarebbe atto eroico) i distelegiornali la realtà che passa è: esisteva un giro losco di appalti corruzione e troiescort, ma Bertolaso non ne sapeva nulla.
Ma la realtà che si desume ragionevolmente dai FATTI (rigorosamente assenti dai distelegiornali) è un'altra:

1) Bertolaso non disdegna le puttanescort
2) Bertolaso davvero non poteva non sapere (NB: non poteva non sapere non è il motivo per cui Craxi è stato condannato).

Ma spieghiamo bene

1) Bertolaso non disdegna le mignottescort
Bertolaso si reca al centro estetico Salaria Beauty per sedute di fisioterapia. Le intercettazioni dimostrano che Rossetti (proprietario del centro) e Anemone (imprenditore a cui finivano appalti), organizzatori della seduta, sono in costante contatto telefonico per seguire minuto per minuto la situazione: da queste si apprende che, andato via Bertolaso, Rossetti torna sul luogo per cercare preservativi rimasti eventualmente in giro. Il tutto coronato da esultanze del tipo "stasera è come se avessimo vinto 500 punti".
E' normale che dopo una seduta di fisioterapia si faccia uso di profilattici???

2) Bertolaso non poteva non sapere
Innanzitutto a fine 2008 l'ottimo Fabrizio Gatti raccontò sull'Espresso di legami tra familiari di Balducci e imprese appaltatrici e di probabili spese gonfiate. Tutto dovrebbe quanto meno far nasce un piccolissimo dubbio a Bertolaso, ma ammettiamo che nè lui nè nessuno dei suoi collaboratori legga i giornali.
Purtroppo qualcuno i giornali lì legge e il 5 Gennaio 2009 i radicali presentano un'interrogazione parlamentare sui lavori alla Maddalena a Bertolaso, Berlusconi, Prestigiacomo, Maroni e Alfano chiedendo se quanto scritto da Gatti corrispondesse "anche solo parzialmente a realtà". Quindi Bertolaso era a conoscenza almeno dal 5 Gennaio 2009 di eventuali attività illecite di alcuni tra i personaggi che lo circondavano.
Per la cronaca: l'interrogazione non ottenne mai risposta, nonostante le 8 sollecitazioni

Non dico a Studio Aperto, ma almeno sul tg2 le vogliamo sottolineare questi FATTI o no?? Naturalmente poi ogni uno trae le sue conclusioni, ma almeno possiede gli strumenti per farlo nel modo migliore possibile.
Armiamoci di vanga e restituiamo parte della merda che lanciano

Berlusconi: corruzione intercettazioni Cosentino

venerdì 19 febbraio 2010

Aveva ragione quel comico che invitava a smettere di parlare di Berlusconi, a non dargli peso, perchè è una macchietta, un burlone, BURLONSCONI


Lo dimostra la platea zeligiana di ieri, in estasi dopo lo spettacolo del cabarettista.

Pronti e via e si parte con la prima battuta "Inaspriremo norme corruzione". Come se Hitler avesse detto "Basta con i genocidi".
Infatti il Burlo detiene un record, quello della più grossa tangente mai pagata ad uomo politico italiano; conquistato quando contribuì al Bottino Craxi con una maxi-tangente da 23 miliardi girata tramite la società estera All Iberian. Fu condannato in primo grado, ma a suon di rinvii in Appello il reato andò in prescrizione (e lui al Governo)
Poi abbiamo il lodo Mondadori, dove il Burlo, la sua Riininvest e giubbotto anti-proiettile rinforzato Previti comprarono la sentenza e quindi la Mondadori. Dai processi ne uscirono tutti con le ossa rotte: la Riininvest deve pagare fior di milioni (quasi un miliardo) a De Benedetti; giubbotto anti-proiettile rinforzato condannato definitivamente; per Burlo interviene, ovviamente, la prescrizione, ma consideriamo che il reato era stato constatato e Burlo non rinunciò alla prescrizione per essere assolto nel merito.
Infine non dimentichiamo il processo IMI-SIR, dove giubbotto anti-proiettile rinforzato venne condannato definitivamente per corruzione giudiziaria a 6 anni (ovviamente non andò in carcere grazie alla legge Ex-Cirielli emanata poco prima)

Il pubblico non si era ancora ripreso, ed ecco la seconda perla, a proposito di intercettazioni e del nuovo decreto in discussione "Non mi convince del tutto perché lo vorrei ancora più severo, però l'attuale testo in Senato è meglio della situazione attuale che é di barbarie pura".
Dal pubblico è tutto un "AHAHAHAH" "Mi fa morire questo" "Ma come gli vengono?" "Sei un mito"
Grazie alle intercettazioni è iniziato il Bertocaso, esempio eclatante di favoritismi e corruzione, e lui le vuole abolire??

Ormai il pubblico era cotto, e Burlo decise di stenderlo definitivamente con l'ultima gag, LA SUPER CAZZATA: "Non credo ci siano dubbi sul fatto che chi sbaglia e commette dei reati non possa pretendere di restare in nessun movimento politico".
C'è chi si sente male per le risate. Proprio lo stesso giorno il cabarettista rifiutò le dimissioni di Cosentino, indagato per camorra, su cui pende una richiesta d'arresto (respinta dal Parlamento), coordinatore PdL in Campania e sottosegretario all'Economia

GRAZIE BURLO


Finalmente Pennisi si dimette

mercoledì 17 febbraio 2010

ANSA dell'ultim'ora: Pennisi (quello colto in fragrante mentre intascava mazzette) si è finalmente dimesso dal ruolo di Consigliere Comunale.

Dico finalmente perchè il corrotto, dopo essere stato arrestato, ha lasciato la Presidenza della Commissione Urbanistica di Milano, ma non il ruolo di Consigliere.

L' amorale è: se non li cogli in fragrante non si dimettono, nemmeno con sentenze e prove schiaccianti. Cuffari e cosentini stiano tranquilli

Dichiarazioni di Capezzone su Berlusconi - Parte 3 (ultima)

martedì 16 febbraio 2010

01/03/06. Sul discorso di Berlusconi al Congresso USA
"Sto ascoltando l'esordio del discorso di Silvio Berlusconi al congresso Usa, pronunciato in lingua inglese, o almeno questa doveva essere l'intenzione... Torna alla mente, ascoltandolo in questa che appare per lui un'improba fatica, l'immortale scena di Totò e Peppino a Milano col colbacco, che si rivolgono al vigile dicendo: 'Noio volevàn savuar...'

12/03/06
"L'odierna performance televisiva del Cavaliere è francamente indifendibile, anche perché denota proprio l'atteggiamento psicologico di chi non è più abituato a interloquire, a rispondere, a fronteggiare una domanda. Penso che a difenderlo resteranno in tre: Bondi, Cicchitto e Cornacchione..."

18/03/06. Sull'esibizione di Berlusconi al convegno di Confindustria
"Dopo la 'cieca di Sorrento', la 'muta di Portici', e lo 'smemorato di Collegno', arriva lo 'sciancato di Arcore'"

20/03/06
"Berlusconi vede ovunque comunisti, o, se non comunisti già in servizio, quanto meno possibili comunisti. Curiosamente, però, il Premier dimentica la sua vena anticomunista solo quando incontra qualcuno che è nato e cresciuto all'interno del Kgb, e che questi metodi continua a usare per governare la Russia: VladimirPutin. Perciò ho due domande per Berlusconi. Ci dica qualcosa sia sulla tragedia cecena, dove (purtroppo) al terrorismo indifendibile di tanta parte della resistenza si contrappone un'azione letteralmente nazicomunista delle truppe di Mosca, con veri e propri campi di concentramento, mutilazioni ed eccidi orribili. E poi – sottolinea ancora - ci dica qualcosa sull'assassinio del giornalista, del radicale Antonio Russo, eliminato a sua volta con metodi da Kgb, mentre svolgeva i suoi servizi informazione per Radio Radicale. In qualche villa della Sardegna o in qualche dacia siberiana, nel corso dei prossimi incontri con l'amico Vladimir, sarebbe bene che Berlusconi trovasse le convinzioni e il coraggio per porre qualche domanda"

01/04/06
"Berlusconi è come Wanna Marchi e Tremonti è il suo Mago do Nascimento. Berlusconi aveva detto: 'Abolirò l'Irap e ridurrò a due le aliquote'. Non lo ha fatto, e invece ha aumentato tariffe, bolli, tasse sul gasolio. Tutte cose particolarmente odiose, perché colpiscono anche la parte più debole del paese. Dopo che, in queste ore, sono stati resi noti i dati della trimestrale di cassa, il paragone appare quanto mai calzante. Quello (il mago) dava 'numeri personalizzati' alle sue televittime; Tremonti fa lo stesso con tutti gli italiani. Fuor di scherzo (anche perché c'è poco da scherzare), c'è da segnalare una specie di 'taroccamento continuativo' dei dati".

03/04/06. Commento alla sfida tv ProdiVsBerlusconi
"Non c'è dubbio: il risultato della sfida è decisamente sfavorevole a Berlusconi, che ha perso e – calcisticamente parlando - non è stato capace di fare un solo tiro in porta pericoloso (a parte la bufala finale sull'Ici, completamente priva di copertura), ma è stato per due ore lagnoso, lamentoso, vittimista (e a tratti nervosissimo e arrogante), contro un Prodi più tonico e reattivo. Il "bollito" sembra proprio il Presidente del Consiglio, ormai quasi ex. Quanto infine alla reiterata gaffe del Premier sulle 'categorie' (donne, giovani), sbagliare è umano, perseverare è berlusconiano..."

03/04/06
"A mio avviso, è andato molto meglio Romano Prodi, che quindi, secondo me, ha vinto il confronto. La prima impressione è che il grande venditore Berlusconi abbia esaurito la scorta
dei suoi tappeti. E la piccola valanga di cifre sciorinate è sembrato un modo per non affrontare un tema reale, e cioè la situazione difficile del Paese che gli italiani hanno sotto gli occhi".

04/04/06. Commento all’impegno di Berlusconi sull’ICI
"Cinque anni fa disse che avrebbe ridotto le aliquote a due. Non l'ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe abolito l'Irap. Non l'ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe ridotto la pressione fiscale, che è invece scesa solo dello 0,6. Ma, in compenso, ha tagliato i finanziamenti agli enti locali. E poi, in questo quinquennio, c'è stato l'aumento di bolli, tariffe e della tassa sul gasolio: cioè tutte cose che incidono anche sugli strati più deboli della popolazione. Perché dovremmo credere anche stavolta a promesse tantomirabolanti e irrealizzabili? Ormai il premier è come Cetto La Qualunque di Antonio Albanese, che promette promette promette...".

04/04/06. Commento al “coglioni” di Berlusconi
"Dopo l'ultima sortita di Berlusconi che pensa bene di trattare da 'coglioni' la maggioranza degli italiani, mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna. Ma forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che gli ha dato lo spacciatore per fargli dire una cosa del genere?".


Correlazioni:
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/dichiarazioni-di-capezzone-su.html
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/dichiarazioni-di-capezzone-su_15.html
http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/02/capezzone-distratto-parla-di-ciancimino.html


 
 
 

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