INFLUENZA A: siamo dei polli

giovedì 14 gennaio 2010


Riprendiamo il discorso sull'influenza A capendo qualcosa in più sui contratti che il nostro governo ha stretto con le case farmaceutiche.


Dopo l'aviaria (2004) il governo italiano stringe contratti preventivi con 3 aziende farmaceutiche, tra cui la Novartis, in modo da non essere sprovvisto di vaccini durante una futura eventuale pandemia influenzale.
Sono contratti che stabiliscono diritto di prelazione sulla futura produzione, ossia il governo paga subito affinchè la casa farmaceutica, in un eventuale futuro, rivenda.


Il contratto con la Novartis di allora è alla base di quello firmato nel 2009 per il vaccino dell'influenza A. Tale contratto è stato definito "totalmente sbilanciato a favore della multinazionale" dalla Corte dei COnti. Vediamo perchè:

1) Fornitura scaglionata in 3 parti: qualora l'eventuale (eufemismo) pandemia fosse cessata si sarebbe dovuto comunque acquistare gli inutili stock rimanenti (l'ultimo arrivera il 31 marzo)

2) Non erano previste multe o penalità in caso di mancata consegna nei tempi prestabiliti. In caso di mancata autorizzazione per l'immissione in commercio del farmaco il governo avrebbe dovuto comunque versale 24 milioni alla Novartis
3) Vaccino costa quasi il doppio rispetto a quello normale degli altri anni


Risultato: 24milioni di vaccini acquistati; 814mila vaccini utilizzati. 184milioni di euro persi.

E tutto questo per un virus che si sapeva fin da subito essere meno pericoloso di quelli che circolano normalmente


Di chi è colpa?

1 commenti:

Anonimo ha detto...

bella domanda...ovviamente non esiste una sola risposta ma purtroppo a noi non ne viene data nemmeno una!!!!

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