Cuffaro, la sintesi della mafia-politica

giovedì 28 gennaio 2010


Finalmente la Corte d'Appello ha condannato Totò CANNOLO Cuffaro: 7 anni di reclusione per favoreggiamento aggravato alla mafia nel processo 'talpe alla Dda'. Totò Cannolo non è persona da meritare molte righe sul mio blog perciò, se volete saperne di più e non siete deboli di stomaco e intestino, guardate qua: http://www.ruttar.altervista.org/indigeni/1_6_cuffaro/cuffaro.htm
Io vorrei invece parlare dei forti rapporti tra Cosa Nostra e "pezzi deviati" di forze dell'ordine, medicina, imprenditoria, politica e massoneria, che emergono dal caso “talpe alla DDA”. Rapporti probabilmente frutto del caso, spesso sdrammatizzati o considerati, per dirla alla Marcellino Mafia e Vino Dell'Utri, "tutte minchiate"

"Talpe alla dda" (direzione distrettuale antimafia): nel 2001 i ROS di Palermo hanno piazzato delle microspie in casa del boss di Brancaccio Giuseppe Guttadauro, ricavando informazioni molto interessanti. Poi, colto da ispirazione divina, il Gutta si accorge delle cimici e le rimuove. Con le indagini, basate tra l'altro su intercettazioni e tabulati telefonici e pentiti, si scopre che la fuga di notizie è partita dai ROS ed è arrivata al Gutta tramite un telefono senza filo formato da carabinieri, Totò Cannolo e medici

Ritratto del boss del nuovo millennio

Leviamoci dalla mente lo stereotipo del boss massaro, con coppola e lupara, che parla esclusivamente dialetto (alla Riina e Provenzano insomma). Oggi la mafia siede dietro la scrivania
Il Gutta è un medico, e boss non di un mandamento qualunque, ma di Brancaccio (famigerato mandamento dei Graviano). Chi lo unisce a doppio filo con Totò Cannolo (presidente della regione, non dimentichiamo) non sono teppistelli, ma gente di rango: Domenico Miceli (anch’egli medico, ex assessore comunale alla Salute di Palermo), Salvatore Aragona (altro medico).
Attualmente tutti questi medici stanno curando i loro nuovi colleghi, i detenuti

Mafia e pezzi deviati delle forze dell'ordine (tutte minchiate?)

La fuga di notizie è partita da Giorgio Riolo, l’ex maresciallo dei ROS che ha piazzato personalmente le cimici dal Gutta. Altro componente del telefono senza fili fu Antonio Borzachelli, anch’egli ex-maresciallo dei ROS di Palermo.
Attualmente questi impavidi carabinieri si stanno leccando le ferite in carcere

Mafia e imprenditoria (tutte minchiate?)
Domenico Aiello, il re delle cliniche Siciliane: ingegnere, proprietario della clinica Villa Santa Teresa, che riceveva miliardi di lire di convenzioni dalla regione. In Sicilia la sanità occupa la metà del bilancio e la gran parte di questo finisce ai privati sottoforma di convenzioni. E' la Regione (dove Totò Cannolo è presidente) a stabilire le convenzioni. Per la cronaca: in Sicilia 1500-2000 convenzioni, in Lombardia una sessantina
Anche Aiello riposa in pace in carcere

Mafia e istituzioni (tutte minchiate?)
- Totò Cannolo: presidente della Sicilia. E Cannolo i contatti con la mafia li aveva eccome; e non solo con il Gutta, ci vorrebbe tutto un post per parlarne. Ma vi bastino le parole del pentito Giuffrè: "parlando durante la campagna elettorale del 2001 con Bernardo Provenzano mi disse che dove si poteva, si doveva intervenire per far arrivare voti a Cuffaro"
- Domenico Miceli (sì, quello citato prima, quello in carcere): assessore a Palermo, uomo di fiducia del Gutta, mediatore tra questo e Totò Cannolo
- Borzachelli Antonio (sì, quello citato prima, quello in carcere): dopo essere stato maresciallo dei ROS è diventato deputato regionale
- Francesco Campanella: su questo, pentito, non basterebbe un blog. Astro nascente della politica con numerose e importanti conoscenze politiche (tra cui Totò Cannolo e Mastella, suoi compari di nozze), massone, immerso nella mafia fino al collo: presidente del Consiglio Comunale di Villabate e al tempo stesso braccio dx del boss di Villabate, Nino Mandalà

Mafia e Massoneria (tutte minchiate?)
Per coincidenza, Campanella, tra i fulcri di questo sistema mafia-istituzioni, è un massone: iscritto alla loggia massonica 582, Triquetra, dell’Oriente di Palermo.
Sempre per coincidenza Campanella fece pervenire una lettera a Mastella servendosi diAlessandro Musco, massone e MAI INDAGATO. Però fautore di un centro culturale nel Cerisdi…e quando si parla di Cerisdi non basterebbe un blog, dato che si intrecciano storie di mafia, massoneria, servizi segreti…e la strage di via d’Amelio

Mafia e servizi segreti (tutte minchiate?)
I tabulati di Riolo, Borzacchelli e Cannolo dimostrano che costoro erano in contatto telefonico con un ufficio del Sismi di Palermo. Ma naturalmente avranno parlato di altro.

Mafia e politica nazionale (tutte minchiate?)
Nella vicenda "talpe alla dda", salta continuamente fuori il nome di un partito:
- Totò Cannolo: senatore (tutt’ora) e vice segretario nazionale UDC
- Domenico Miceli: ex assessore comunale alla Salute di Palermo dell’UDC
- Borzachelli Antonio: deputato regionale UDC

Chiudo con 3 domande
1) UDC: perchè non hai scaricato immediatamente Totò Cannolo prendendo le distanze? (Ma guardando il numero di voti che porta Cannolo all'UDC - rileggete le parole di Giuffrè - penso di aver già capito la risposta)
2) Gli altri partiti: perchè non mettete spalle al muro l'UDC invece di cercarne l'alleanza? Perché consentite a Toto Cannolo di sedere tutt'ora al senato, a decidere le leggi? Secondo voi, nei disegni legge che favoriscono Cosa Nostra, Cuffaro da che parte si schiera? E’ conflitto di interessi
3) Telegiornali: ehi!! C'è qualcuno?? Qua è pieno di carne al fuoco.
4) RAI: cosa ne pensi del fatto che Totò Cannolo ha fatto parte della Commissione di Vigilanza RAI??

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