Cuffaro - Borsellino insegna

domenica 31 gennaio 2010


Sappiate tutti che attualmente siede in senato un individuo condannato per "favoreggiamento aggravato per avere agevolato la mafia e rivelazione di segreto istruttorio".
Esistono proposte di leggi che potrebbero favorire sia la mafia sia lo stato (ad esempio lo scudo fiscale, o la messa all'asta dei beni sequestrati ai mafiosi); i politici dovrebbero valutare quanto ci guadagna la mafia, quanto lo stato e trarre le conseguenze in modo che lo stato abbia il massimo beneficio possibile. Cuffaro, avendo rapporti con boss mafiosi, è inaffidabile in quanto "potrebbe" (eufemismo) ragionare in modo che stato e mafia abbiano il massimo beneficio possibile.
E' incompatibile con la carica di senatore eppure non si dimette, nonostante si senta incongruo a ricoprire ogni incarico di partito e abbia lasciato l'UDC

Ora non voglio parlare di Totò Cannolo dal punto di vista penale (a quello ci pensa la magistratura), ma da quello politico (a cui devono pensare politici e cittadini).
Intercettazioni ambientali, ossia con microspie, del boss Guttadauro Giuseppe hanno dimostrato al di fuori di ogni ragionevole e irragionevole dubbio che Totò era in contatto con Cosa Nostra: si apprende che Guttadauro ha appoggiato (con i voti) la nomina di Cuffaro a Governatore della Sicilia e che quest'ultimo ha ricambiato con favori politici e avvertendo il boss delle microspie.
Tanto basta per trarre un giudizio politico e per far dimettere il senatore.

Disse PAOLO BORSELLINO: ora l'equivoco su cui spesso si gioca è questo: quel politico era vicino al mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con associazioni mafiose e però la magistratura non l'ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E no, questo discorso non va! Perchè la magistratura può fare un accertamento solo di carattere giudiario...siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti dal genere, altri organi, alti poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie organizzazioni, cioè i consigli comuniali o quello che sia, dovevano aver già tratto le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sonotati tratti perchè ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza "Ah, questo tizio non è stato mai condannato, quindi è un uomo onesto"

Nel prossimo post le intercettazioni e le dichiarazioni di Casini su Cuffaro (diammetralmente opposte a quelle di Borsellino)

Collegamenti
(La vicenda "talpe alla dda" http://voglioandarmene.blogspot.com/2010/01/cuffaro-la-sintesi-della-mafia-politica.html)

0 commenti:

Posta un commento